Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2012

AGOSTO-SETTEMBRE 2012 MC 21 l’accesso ai servizi sociali». Difficile stupirsi se, come sottoli- nea l’organizzazione non gover- nativa Philippine Migrants Rights Watch («Osservatorio sui diritti dei migranti filippini»), «i paesi che inviano lavoratori all’estero, come le Filippine, sono molto ri- luttanti nel fornire protezione ai loro cittadini». Così facendo ri- schierebbero infatti di suscitare la reazione dei paesi ospitanti, che potrebbero procedere con N OTE 1 - Il primo reportage sulle Filippine - sempre a firma di Stefano Vecchia - è stato pubblicato a maggio. In uno dei prossimi numeri parleremo della comunità filippina di Torino attraverso la testimonianza di padre Giovanni Benna, prete salesiano che segue gli immigrati filippini della città sabauda. MC ARTICOLI espulsioni, riduzioni di quote d’in- gresso, disdette di contratti e trattati, facendo perdere al go- verno di Manila parte delle pre- ziose rimesse degli emigrati. Una nota, infine, sul ruolo della Chiesa nel fenomeno migratorio. Attraverso la sua pastorale per i migranti e altre iniziative, la Con- ferenza episcopale filippina forni- sce un attivo sostegno ai mi- granti, sia in termini di sensibiliz- zazione ed educazione in patria, sia attraverso l'ampio network di sacerdoti e cappellanie (cui si af- fiancano iniziative di movimenti e gruppi, sia cattolici sia di altre denominazioni cristiane) in nu- merosi paesi. I filippini all’estero sono visti dalla Chiesa anche come agenti di evangelizzazione o rievangelizzazione. «L’emigra- zione è destinata a continuare - riconosce monsignor Arguelles -. Ciò che la Chiesa filippina au- spica è la riduzione dei suoi ef- fetti negativi». Stefano Vecchia

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