Missioni Consolata - Luglio 2012
74 MC LUGLIO 2012 lenza sulle minoranze religiose è uno degli strumenti che gli stati utilizzano per reprimere la libertà religiosa. In Nigeria, paese con un tasso elevato d’impunità, la vio- lenza ha raggiunto il picco di 800 morti, 65.000 sfollati, chiese e mo- schee distrutte nei soli tre giorni successivi alle elezioni presiden- ziali. Almeno altre 35 vittime si sono contate in una serie di bom- bardamenti coordinati di chiese durante il giorno di Natale. Nel Pakistan, le leggi sulla blasfemia e altre misure discriminatorie, quali le disposizioni anti Ahmadi, hanno creato un'atmosfera ten- dente alla violenza cronica, peg- giorata dall'omissione del governo di portare davanti alla giustizia i responsabili dell'assassinio di Shahbaz Bhatti, ministro federale cristiano per le minoranze e attivi- sta da lungo tempo in favore della libertà religiosa. Assieme alla circolazione di mate- riali di propaganda dell’estremi- smo religioso che partendo dall'A- rabia Saudita interessa Medio Oriente, diverse zone di Africa, Asia ed Europa, la cultura dell'im- punità ha rinforzato gruppi terro- risti come Boko Haram in Nigeria e i Taliban in Afghanistan e Paki- stan. In gran parte del Medio Oriente le comunità cristiane presenti in quei territori da 20 secoli hanno iniziato o governativo ai danni di cristiani in 130 paesi, e di musulmani in 117. In 75 paesi sono stati se- gnalati atti vessatori nei con- fronti di Ebrei, nonostante essi rappresentino meno dell’1% della popolazione mondiale. Ai danni di Buddisti in 16 paesi e di Induisti in 27. Questi due gruppi religiosi si trovano però molto più concentrati in determinate aree, molto popolose, del pia- neta. In 84 paesi si sono verificati attacchi nei confronti di altri gruppi quali Sikh, Zoroastriani, Bahai, Rastafariani e tribali. Dallo studio sembra emergere che i paesi in cui esistono restri- zioni alte alla libertà religiosa tendano con più facilità ad au- mentarle, mentre viceversa al- cuni paesi con restrizioni basse tendono a diminuirle. DA EST A OVEST, DA NORD A SUD, E VICEVERSA In Egitto, uno degli epicentri della primavera araba, le auto- rità continuano a perseguitare e carcerare i cittadini accusati di blasfemia e permettono ai media ufficiali di esortare alla violenza contro i membri di minoranze religiose. Nel paese vige un clima d'impunità riguardo agli attacchi contro i Cristiani copti e le loro chiese. Altri attori governativi negli ul- timi mesi - quelli presi in esame dall’ultimo rapporto dell’Uscirf - hanno represso il diritto alla li- bertà religiosa. La teocrazia ira- niana ha perseguitato tramite di- versi mezzi, tra cui l’imprigiona- mento, le minoranze bahai, cri- stiane, zoroastriane e musul- mane sufi. In Cina, l’anno pas- sato è stato il peggiore degli ul- timi 10 per i Buddisti tibetani e i Musulmani della regione auto- noma Xinjiang Uygur. L’assenza di prevenzione e l'o- missione di punizione della vio- a diminuire di numero. I più vessati sono generalmente i membri di minoranze religiose, ma non sono rari i casi di restri- zioni subite dai membri dei gruppi maggioritari. Quando le violazioni non sono esercitate direttamente con la violenza, intervengono intricate reti di leggi, norme e regola- menti discriminatori che impon- gono carichi insostenibili alle co- munità e ai loro aderenti, ren- dendo assai difficile, e a volte minacciando, la loro esistenza. Luca Lorusso # Sopra da sinistra: fedeli musulmani europei e donne bahai. I due report citati in questo articolo rappresentano due tra i pochissimi studi orga- nici disponibili riguardanti la libertà di religione nel mondo. L’Uscirf è una commissione indipendente e bipartisan del governo federale degli Usa. Il Pew Forum è un progetto del Pew Research Center, con base a Washington, fi- nanziato dalla Pew Charita- ble Trusts: un'organizzazione indipendente non-profit, non- governativa (Ong), fondata negli Usa nel 1948. LIBERTÀ RELIGIOSA
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