Missioni Consolata - Luglio 2012

LUGLIO 2012 MC 61 MC ARTICOLI I NSEGNAMENTI CONFUCIANI L’UOMO VIRTUOSO E LA GERARCHIA Per diventare un «uomo nobile» occorrono virtù morali, acquisibili attraverso lo studio e l’educazione. Nella gerarchia ognuno ha un proprio posto e precise regole di comportamento. Soltanto così la so- cietà trova la propria armonia. I n vita non ebbe la fortuna e il prestigio che gli sareb- bero stati tributati nei secoli successivi. «Confucio non rappresenta soltanto un uomo o un pensatore o una scuola di pensiero, ma un vero e proprio fenomeno culturale che si fonde con il destino di tutta la civiltà ci- nese», scrive Anne Cheng nella sua Storia del pensiero cinese . L'epoca in cui visse fu a cavallo tra la disgrega- zione del passato ordine arcaico nel periodo definito delle Primavere e degli Autunni (770-454 a.C.) e l'emer- gere del periodo degli Stati combattenti. Un'epoca se- gnata da una profonda crisi ideologica in cui fiorirono tuttavia una serie di scuole e correnti filosofiche che ave- vano come fulcro l'arte di governare e come scopo dare un ordine a una società in disgregazione. Ciò che Confu- cio insegnava, e che diventò dottrina ufficiale dell'impero oltre due secoli dopo la sua morte, era una concezione etica dell'uomo. Confucio vuole formare il junzi , l'uomo nobile. I requisiti per diventarlo non derivavano tanto dai legami di san- gue, quanto dalle virtù morali acquisite attraverso lo stu- dio e l'educazione. La più importante delle quali è il ren , traducibile come benevolenza o umanità. Altro tema chiave è la cosiddetta rettificazione dei nomi ( zhengming in cinese) principio alla base del richiamo alla struttura gerarchica in cui tutti dovevano avere un posto nella so- cietà cosicché il principe facesse il principe, il padre il pa- dre e il figlio il figlio. Questo secondo l'antico ordine ar- caico che aveva nel lì , ossia nella norma di comporta- mento e nel rito, la propria espressione. Una serie di norme minuziose regolava l'attività di ciascuno stabilen- done il giusto comportamento. La classe colta era a co- noscenza dei riti, della scienza del governo e dei testi at- traverso cui mantenere l'armonia del sistema. Un ruolo che mantenne fino agli albori del XX secolo, quando la sua concezione gerarchica e conservatrice dei rapporti sociali, fecero sì che il confucianesimo fosse indicato come il freno della modernizzazione cinese. Andrea Pira

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