Missioni Consolata - Luglio 2012

60 MC LUGLIO 2012 CINA portazione come d'altronde è stato lo stesso marxismo». Secondo un sondaggio dell'anno scorso, condotto tra duemila stu- denti universitari e pubblicato sul «Nanfang Ribao», Confucio è an- noverato al secondo posto tra i dieci simboli culturali della Cina contemporanea, subito sotto la scrittura e prima della calligrafia, della Grande Muraglia e degli stessi Mao Zedong e Deng Xiao- ping, i leader carismatici della ri- voluzione e della crescita cinese. «A livello popolare sta avvenendo una massiccia riscoperta dei suzhi , vale a dire delle caratteri- stiche proprie e dei tratti pecu- liari di quella che potremo defi- nire la “cinesità”. Assistiamo a un ritorno al rispetto per le gerar- chie e le norme, al rispetto per gli insegnanti, all'idea che sia possi- bile elevarsi con il sapere». A livello governativo il Partito co- munista cinese, almeno da una decina di anni, sotto la dirigenza Hu Jintao, ha riscoperto e fatto largo uso di termini riconducibili alla tradizione confuciana, come «società armoniosa» o xiaokang , benessere. Nonostante il largo spazio dedicato nei discorsi uffi- ciali, la società armoniosa non ha tuttavia ancora trovato spazio tra i principi ispiratori dell'azione del Partito accanto alla teoria di Deng Xiaoping, a quella della «costru- zione del socialismo con caratte- ristiche cinesi» e al pensiero de «le tre rappresentatività» di Jiang Zemin, con cui il vertice ha coop- tato a sé quelli che ritiene gli strati più dinamici della società. Segno che all'interno della diri- genza esistono ancora resistenze. I tempi stanno comunque cam- biando. DALLA DEMONIZZAZIONE AL GRANDE SCHERMO Come scriveva nel 2010 il profes- sor Daniel Bell, docente di filoso- fia all'Università Tsingua, uno de- gli atenei più rinomati della Cina, in passato Confucio era usato per attaccare i nemici politici. Il caso più eclatante fu la campagna di critica contro Confucio e contro Lin Biao ( pin Lin pin Kong fu lo slogan) alla fine del 1974 con cui allo stesso tempo si colpivano, accostandoli, il maestro e l'ex delfino di Mao, caduto in disgrazia e morto in circostanze misteriose in un incidente aereo nel 1971. Trentaquattro anni dopo, al con- trario, la cerimonia di apertura dei Giochi olimpici di Pechino esaltò i temi contenuti nei Dialo- ghi , la raccolta del pensiero del maestro compilata dai suoi disce- poli e dai loro allievi. Mentre a mancare dalla mastodontica fe- sta a cinque cerchi furono proprio gli anni della Cina comunista. E che dire del lavoro di divulgazione dei Dialoghi fatto dagli schermi della televisione di Stato CcTv dalla signora Yu Dan, docente di tecniche dei media a Pechino, che ha riportato all'attenzione popolare il confucianesimo con successo di pubblico e di ascolti, sebbene con qualche mal di pan- cia tra gli studiosi. «Ricorda molto i libri di autoperfeziona- mento scritti per convincere le persone a credere in sé stesse. Personalmente sono più attratto # Sopra e a lato : una statua e un tem- pio dedicati a Confucio, a Qufu, sua città natale nella provincia dello Shandong. # Qui a destra : illustrazione di una riu- nione di discepoli confuciani.

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