Missioni Consolata - Luglio 2012

1911 mise fine ai riti di Stato e nel 1919, con l'esplodere del movi- mento del 4 maggio, le nuove ge- nerazioni influenzate dalle idee che arrivavano dall'estero (libe- ralismo, socialismo, comunismo, positivismo) decretarono il rigetto dell'antica ideologia per abbrac- ciare una cultura nuova, sebbene poi - dagli anni Trenta - le cor- renti più moderate e i nazionalisti cercarono di reinterpretare la tra- dizione confuciana in chiave mo- derna. L'apice del disprezzo fu però rag- giunto con la Cina comunista, du- rante gli anni della Rivoluzione Culturale, a cavallo tra il 1966 e 1976, quando il pensatore origi- nario di Qufu, nell'odierna provin- cia dello Shandong, fu bollato come feudale e reazionario. Que- sto perché Mao Zedong, nono- stante fosse intriso - sin dalla giovinezza - della cultura confu- ciana, era deciso a imporre sul Paese il proprio pensiero. Con la morte di Mao e la fine dei dieci anni di lotta di potere e furore ideologico che sconvolsero la Cina, le radici iniziarono a riaffio- rare. «La morsa si allentò, e i confuciani convinti ripresero a parlare, per quanto lo permetteva l’autorità - continua il professor Bresciani -. Con il passare degli anni, questa libertà è venuta au- mentando, anche perché i gover- nanti cercano di strumentalizzare per quanto possibile le dottrine e gli ideali confuciani, avendo biso- gno di legittimare la loro pre- senza al potere. È prevedibile che, salvo rovesci ideologici del- tratto del padre della patria e primo presidente della repubblica cinese dopo la caduta dell'impero, Sun Yat-sen. Con la stessa rapi- dità con cui fu installata, la statua fu rimossa dopo poco tempo e po- sizionata all'interno del museo la- sciando adito alle speculazioni sul perché di tale gesto. Da tempo il ritorno della figura del maestro è un argomento di dibatto tra gli esperti di questioni cinesi. Il confucianesimo, come lo ha de- finito il pensatore contemporaneo Tu Wei-ming, è allo stesso tempo una visione del mondo, un’etica sociale, un’ideologia politica, una tradizione letteraria e un modo di vivere. «Il confucianesimo è una religione-filosofia che contiene i valori spirituali ed etici del popolo cinese. Difficile che sparisca», ci spiega Umberto Bresciani, do- cente all’Università Cattolica Fujen di Taipei ed esperto del dia- logo religioso e culturale con il mondo cinese, contattato per email da Missioni Consolata . UN PERCORSO STORICO ACCIDENTATO La fortuna avuta per oltre 2.500 anni scemò agli inizi del XX se- colo, quando Confucio fu additato come principale motivo dell'arre- tratezza della Cina che si con- frontava con le potenze occiden- tali. Il lento disgregarsi del fonda- mento ideologico che aveva retto l'impero sin dall'epoca Han (206 a.C.-220 d.C.) ebbe alcune tappe fondamentali. Nel 1905 fu decretata l'abolizione del sistema degli esami, una via d'accesso all'amministrazione pubblica basata sulla conoscenza dei classici. Un sistema tanto lo- dato in Occidente in epoca dei Lumi, perché considerato un me- todo di selezione di una classe di- rigente illuminata. Il crollo del- l'ultima dinastia imperiale nel l’oligarchia al potere, la presenza del confucianesimo diventerà sempre più rilevante e palese. Non poche scuole hanno reintro- dotto lo studio dei classici come corso obbligatorio. Si fa già sen- tire anche chi vorrebbe che il confucianesimo fosse proclamato religione di stato, non per oppri- mere le altre religioni, ma per avere un punto di riferimento, com’è il cristianesimo luterano nei paesi nordici o l’anglicane- simo in Gran Bretagna». Come ha spiegato la professo- ressa Alessandra Lavagnino, di- rettrice dell'Istituto Confucio del- l'Università di Milano, la riscossa del pensiero confuciano si inseri- sce in quelli che sono gli studi sulla nazione, i cosiddetti guoxue , ossia il recupero di una tradizione autoctona cinese. «È la risco- perta delle radici di una cultura propriamente cinese, non di im- LUGLIO 2012 MC 59 # A destra : momento di una commemora- zione ufficiale di Kong Zi, Confucio nella traduzione operata dal gesuita Matteo Ricci. # Sotto : ritratto di Sun Yat-sen (1866- 1925), padre della patria e primo presi- dente della repubblica cinese. # A sinistra : pittura tradizionale raffigu- rante il maestro Kong.

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