Missioni Consolata - Luglio 2012

Come si sta muovendo la Chiesa locale? La Chiesa gode di prestigio e di autorevolezza. Però preti e ve- scovi sono troppo assillati dal problema «soldi» per le loro atti- vità. Le collette di denaro diven- tano sempre più frequenti: an- che tre in una sola messa. I cat- tolici capiscono e rispondono bene, ma incominciano a essere stanchi, perché la vita è costosa, dato il costante aumento del prezzo dei generi alimentari. Pure le feste religiose (ordina- zioni di sacerdoti, consacrazioni di vescovi, giubilei, ecc.) sono esageratamente dispendiose. Non mancano i fedeli che si in- debitano per partecipare a una celebrazione. Tuttavia c’è un aspetto positivo: di fronte a un’i- niziativa della comunità, i catto- lici non si tirano indietro, perché sanno che «la chiesa siamo noi». In genere i messaggi dell’episco- pato cattolico sono incisivi anche politicamente. Nel presente di- battito per la nuova costituzione politica, i vescovi ammoniscono: «Alcuni leaders politici, invece di impegnarsi a scrivere una costi- tuzione che difenda i beni e i di- ritti di tutti, specialmente dei bi- sognosi, cercano di tutelare solo il loro interesse; inoltre, introdu- cono nella nuova costituzione idee contrarie al piano di Dio». Cosa ne pensano il cardinale Pengo e padre Massawe? Attento e critico verso le forze politiche è, soprattutto, il cardi- nale Polycarp Pengo, arcive- scovo di Dar Es Salaam. Nel 2011, in occasione del cinquan- tenario di indipendenza del paese, dichiarò: «Durante questi 50 anni abbiamo ottenuto nume- rosi successi. Ora dobbiamo far sì che, quando celebreremo i 100 anni, non si dica: “Era meglio al tempo dei colonialisti!”. Oggi la nazione conta gruppi di traditori, egoisti, vanagloriosi, pronti an- che a uccidere chi si oppone ai loro progetti» (cfr. Mwananchi 14-8-2011; MC. maggio 2012). A proposito del cinquantenario, non meno forte è padre Lello Massawe, superiore dei missio- nari della Consolata in Tanzania, che dichiara: «In questi giorni, prima della festa dei 50 anni, sentiamo ripetere dalla radio e dalla televisione: “Abbiamo avuto coraggio, siamo capaci, andiamo avanti”. Sono parole frutto di una politica sporca. Io non vedo al- cuna verità in esse. Abbiamo avuto il coraggio di far che cosa? Abbiamo avuto il coraggio di mungere la gente, abbiamo avuto il coraggio di rubare ai po- veri più di quanto abbiamo loro TANZANIA 22 MC LUGLIO 2012 dato per aiutarli ad uscire dalla povertà» (cfr. la rivista Enendeni , dicembre 2011). Il rapporto con gli altri cristiani: luterani, anglicani, «salvati» (walokole)… È un tema molto significativo per noi missionari. Cito ancora il cardinale Pengo, da me intervi- stato. Il presule ritiene che il rapporto fra cattolici, luterani e anglicani sia buono. Ad esempio, le «tre Chiese», nell’università di Dar Es Salaam, pregano nella stessa chiesa, come pure condi- vidono la cappella dell’ospedale Muhimbili, sempre a Dar. Ma con il gruppo dei «salvati» ( walokole ) il discorso cambia: costoro vanno a caccia di fedeli dapper- tutto, da una chiesa all’altra, in- gannando le persone. «Meglio il rapporto con i musulmani, per- ché sappiamo come sono». Parliamo, allora, dei musul- mani... Molti musulmani rivendicano dallo stato la costituzione del «tribunale islamico» secondo la # In alto : salone affollato di luterani durante un seminario. # Qui a destra : padiglione con aule per incontri del Centro di anima- zione missionaria di Bunju. # Pagina accanto , una delle donne addette alla cucina del centro di Bunju; suor Arelis responsabile dell’organizzazione pratica per l’accoglienza di gruppi; un angolo della sala da pranzo con musulmane e musulmani a tavola. © AFMC/F Bernardi - 2012 © R Remigio - 2011 © migio - 2011

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