Missioni Consolata - Giugno 2012
Parole di corsa 80 amico GIUGNO 2012 A tutto t(m)ondo di LucaLorusso totale, mentre dentro di me cresceva il desiderio di rispondere con tutta me stessa all’amore immenso che mi dimostrava: e ho capito che la missione nel- l’Istituto delle Missionarie della Consolata poteva essere la mia strada. Ci racconti brevemente la tua storia missionaria? In verità… sto iniziando appena adesso! Sono pas- sati 10 anni dal mio ingresso nell’Istituto, però il cammino formativo è stato lungo. Ora mi trovo in Argentina, in attesa di volare in Bolivia, dove mi aspetta la missione con il popolo quechua, sull’alti- piano andino. Puoi dire due parole sul paese in cui ti trovi oggi? Quali sono le sue principali sfide missionarie? L’Argentina è un paese che ti rapisce per l’acco- glienza schietta e spontanea delle persone, che cre- dono nell’amicizia, e lo dimostrano «perdendo il loro tempo» a bere mate in compagnia, tra una chiacchiera e l’altra. Ci sono alcune ferite del passato che riemergono si- stematicamente, e che i mass media amplificano al- meno una volta alla settimana: la violenza della dit- tatura militare, che ha fatto sparire migliaia di per- sone, i cosiddetti desaparecidos , insieme alla giustizia che non ha ancora giudicato tutti i re- sponsabili di tanta barbarie. Un altro tema scottante è legato alle isole Malvinas, terri- torio inglese che l’Argentina rivendica con forza, e per il quale ha anche mosso guerra nel 1982, con una spedizione catastrofica che ha riaffermato il controllo inglese del territorio. Il fatto che negli ultimi mesi la Gran Bretagna abbia rafforzato la pre- senza militare nell’arcipelago, non è stata vista di buon occhio in Argen- tina. E poi ci sono ferite di cui i giornali non parlano (quasi) mai: per esempio la situazione dei popoli indigeni. Lo stato argentino li ha relegati ai mar- Perché hai deciso di diventare missionaria e, so- prattutto, perché missionaria della Consolata? Conosco il mondo missionario fin da piccola (uno zio di mia mamma era sacerdote Fidei Donum in Brasile) e sono cresciuta avendo come orizzonte non solo il mio piccolo Piemonte, ma una realtà di vita e di Chiesa molto più vasta. La mia curiosità, la voglia di fare il bene e la domanda: «Che farò da grande?», erano il bagaglio con cui sono approdata alla Certosa di Pesio (Cn). All’epoca (fine 1997) ero studentessa universitaria di filosofia e animatrice nella mia parrocchia di Revello. In Certosa ho incontrato dei maestri di spiritualità che mi hanno aiutata a crescere nella «lettura pre- gata» della Parola, e poco per volta ho iniziato ad ascoltare Dio che mi invitava a una vita di donazione Intervistiamo s. Stefania Raspo, Missionaria della Consolata trentacinquenne. Originaria di Revello, in provincia di Cuneo. Autrice, tra gli altri, di un libro sulla sua consorella martire in Somalia, suor Leonella Sgorbati ( Tutto in tre Parole , Ed. Verso l’Arte 2011). Suor Stefania condivide esperienze e riflessioni attraverso il suo blog: http://missioneintuttiisensi.blogspot.com e il suo canale youtube: http://www.youtube.com/user/ suorstefaniamc. © Af MC/Raspo S 2012
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