Missioni Consolata - Giugno 2012
DAI LETTORI Cari mission@ri GIUGNO 2012 MC 5 ve venissero bruciate sul rogo insieme alle salme dei mariti. Io, su Missioni Consolata, vedrei bene anche un dossier su ciò che sta fa- cendo in India la nostra Sonia Maino. Si è deitalia- nizzata e sta lasciando cadere l’acqua dove cade. Bel modo di «lavarsene le mani», non c’è che dire. Giovanna Elies Via email, 05/04/2012 Probabilmente nel dos- sier non emerge abba- stanza, ma quello che ha fatto uscire Anna dal Ses- santotto non è stato né Lanza del Vasto né Gandhi, ma l’incontro con Gesù Cristo favorito dalla semplicità, essenzialità e spirito ecumenico e dia- logico della comunità dell’Arca. I limiti di Gandhi ci sono, ma nep- pure Gesù è riuscito a to- gliere certi mali tutto in un colpo. Pensi solo a quanti anni hanno impie- gato i cristiani a capire che la schiavitù non è se- condo la volontà di Dio… La saggezza di una per- sona si riconosce anche dalla sua capacità di prendere il bene là dove è, perché il bene è sem- pre opera di Dio. Da quel- lo che ho capito io, Lanza del Vasto è uno che prima di tutto ha incontrato Ge- sù, e poi anche Gandhi da cui ha preso stimoli per una scelta di vita più so- bria e nonviolenta. Quan- to a Sonia, penso sia me- glio lasciare ad altre rivi- ste non missionarie il lavoro di dossieraggio. La situazione a cui indiretta- mente lei si riferisce è molto delicata e dolorosa per tutti, sia per i nostri connazionali che per le famiglie dei pescatori. Speriamo solo che pre- valga la giustizia e non la strumentalizzazione poli- tica sia in India che in Ita- lia. SPECIE IN VIA DI ESTINZIONE [...] Non sono missionario e, men che meno, un pra- ticante modello (frequen- to assiduamente solo nei miei soggiorni in terre di missione perché sento u- na partecipazione attiva pressoché dimenticata da noi). Lungi quindi da me voler sputare sentenze. Posso solo esprimere un pensiero basato su ciò che vedo quando mi capi- ta di accompagnare mis- sionari in determinate zo- ne. La mia convinzione è che la figura del missio- nario sia un poco cambia- ta. Spesso, nelle priorità del missionario viene l’Uomo e le difficoltà che quest’Uomo si trova quo- tidianamente a fronteg- giare nonostante siamo entrati nel terzo millennio e il consumismo abbia quasi ovunque raggiunto livelli assurdi. In molti dei soggiorni fatti ho tuttavia notato la presenza sem- pre più numerosa di laici (giovani e medici soprat- tutto) che sentono la ne- cessità di dare un contri- buto costruttivo. Questa è già, a mio avviso, una ri- sposta. Gente che sente il richiamo della missione ce n’è ancora tanta (anzi, forse in aumento), ma nella maggior parte è gente che preferisce dare un aiuto concreto senza essere legato a ordini re- ligiosi, alle loro regole e gerarchie. Ovvio che questi volonta- ri siano ospitati in realtà create negli anni da mis- sionari. Non si può disco- noscere la grandezza di alcuni di loro (noti o total- mente sconosciuti) vista la straordinarietà delle lo- ro opere, realizzate in condizioni incredibili. Per- sone umili ma grandi che hanno lasciato, e conti- nuano a lasciare, eredità importanti convertendo più con l’esempio, che con le parole. Le comunità che hanno seguito l’esempio di que- sti straordinari personag- gi, non si disperderanno così facilmente, anche se mancherà un... direttore di colorito e lingua diver- sa. I protagonisti che per motivi anagrafici o di sa- lute hanno dovuto forza- tamente abbandonare, possono a mio avviso sta- re tranquilli. Ciò che han- no seminato continuerà a germogliare e, quasi sicu- ramente, a moltiplicarsi. La mia conclusione è tut- tavia un po’ provocatoria . In questo momento, alla luce di quanto sta succe- dendo in molti paesi, più che di conversione c’è bi- sogno di collaborazione. Più che di muro contro muro fra religioni diverse, c’è bisogno di un maggior spirito ecumenico. I gio- vani, questo, lo comincia- no ad avvertire. Cordiali saluti Mario Beltrami Via email, 30/03/2012 Grazie di averci scritto. Mi permetta solo pochi com- menti. «Muro contro mu- ro»: nel mondo missiona- rio oggi si dice che il nuo- vo nome della missione è «dialogo» oltre che ecu- menismo. L’ecumenismo è un «affare» interno tra cristiani (anche se divisi). Il dialogo avviene tra reli- gioni diverse, meglio tra persone di religioni diver- se. Le assicuro che oggi i missionari e la Chiesa tut- ta stanno investendo mol- to sul dialogo. I laici: la missione non è un monopolio di preti e religiosi. Ogni cristiano, in quanto tale, è missiona- rio. Ben vengano quindi i laici che, tra l’altro, pos- sono essere testimoni del Vangelo in ambienti irrag- giungibili dai preti. Ovvia- mente i laici non sono una alternativa ai missionari, e questo lo dice anche lei, perché i missionari hanno tre assi nella manica ri- spetto ai laici: la conti- nuità, la Parola e l’Euca- restia. L’annuncio della Parola fa nascere la co- munità cristiana, l’Euca- restia la nutre. La conti- nuità - garantita non dal singolo missionario, ma dalla sua comunità, istitu- to o ordine - è essenziale per un’azione incisiva e profonda sia nell’annun- cio che nel dialogo. Grazie comunque dell’af- fetto che ha per i missio- nari. Continui ad essere missionario con noi, di- ventando magari un ani- matore di partecipazione e di vita cristiana più gioiosa anche a casa sua. DOSSIER: L’ARCA SECONDO ANNA In qualità di Sessantottina pentita, non condivido la risoluzione di Anna. Usci- re dal Sessantotto per in- filarsi da qualche altra parte potrebbe significare «cadere dalla padella alla brace». Del Sessantotto ci si libera facendo un lungo, lunghissimo cam- mino interiore, anche da soli, vivendo una vita nor- male, osservandone tutti i risvolti e comparandoli con le ideologie del Ses- santotto. Sempre ovvia- mente con l’aiuto del «Dominus» che tutto sa e tutto conosce. Quanto a Gandhi, ci sa- rebbe tanto da dire. L’In- dia non mi pare cambiata di molto, la condizione delle bambine, delle ve- dove indiane e delle don- ne in particolare non mi sembra migliorata grazie all’opera di Gandhi, come neppure le enormi dispa- rità fra cittadini. Gandhi ha solo cacciato gli ingle- si, ma non ha fatto nulla per impedire che le vedo-
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