Missioni Consolata - Giugno 2012

48 MC GIUGNO 2012 OSSIER V errebbe da non crederci, ma è proprio così: una volta tanto, l’Italia è un esempio virtuoso per tutto il mondo, perché il suo servizio civile volontario è probabilmente l’esperienza più all’avan- guardia a livello internazionale. O almeno, lo era fino a poco tempo fa, quando i pesanti tagli e il conse- guente spauracchio della chiusura non facevano an- cora notizia. «Quando siamo andati a presentarlo a Bruxelles, qualche anno fa, tutti si sono complimen- tati con noi e parecchi ci hanno detto: studieremo il vostro modello per replicarlo da noi». A scandire queste parole è Raffaele De Cicco, attuale coordinatore dell’Unsc, Ufficio nazionale servizio ci- vile, ma componente del ministero della Difesa già dal 1994. Grande esperto della storia dell’Obiezione di coscienza (Odc), ha anche una visione completa di quello che accade negli altri paesi in termini di espe- rienze di difesa della patria, alternativa a quella mili- tare. Di recente ha pubblicato il libro-saggio Le vie del servizio civile (Gangemi editore), in cui il tema centrale è proprio l’analisi generale delle «virtù civi- che giovanili» tra l’Europa e il mondo globalizzato. «Il servizio civile, in tutte le sue forme, tiene in piedi i legami della democrazia, anche perché incide su aree difficili, su problematiche in cui gli stati a volte fanno fatica a intervenire in modo completo», spiega De Cicco. Oltre al modello italiano, a livello europeo le espe- rienze più radicate sono quelle della Francia e della Germania. «Per i francesi l’Odc è realtà fin dal 1963. Dal 1997, inoltre esiste il Servizio nazionale univer- sale, poi diventato Service civique nel 2010, che dura dai 6 ai 24 mesi e sta riscuotendo un buon successo: nel 2011 sono partiti 25 mila giovani tra i 16 e i 25 anni», illustra il coordinatore dell’Unsc. In Germania, l’anno scorso, i volontari sono stati ad- dirittura 35 mila, proprio nel primo anno di speri- mentazione del Servizio civile volontario, «introdotto dal Governo tedesco a fine 2010, quando è stata so- spesa la leva obbligatoria - continua De Cicco -; prima esisteva il servizio civile obbligatorio, 9 mesi in patria oppure 11 all’estero, per chiunque rifiutava l’uso delle armi». Dal 1961 al 2009 sono stati ben 3,2 milioni i giovani obiettori tedeschi. Le altre esperienze di Servizio civile volontario in Europa si trovano in Danimarca, Repubblica Ceca e Svezia (solo per le donne). Comunque, l’Odc è realtà in tutte le nazioni del vecchio continente. A livello generale di Unione Europea, invece, si stanno compiendo i primi passi per la nascita di un Servizio civile comunitario. «È la vera partita da giocare, per rendere effettivo il sentirsi parte di una cittadinanza estesa: dovrebbe nascere un servizio che promuove diritti politici, sociali e cul- turali», chiosa De Cicco nel suo libro. È un’interes- sante prospettiva, però ancora molto sulla carta, così come lo sono i corpi civili di pace europei: una sorta di evoluzione della pratica di servizio civile, compo- sta sia da volontari che da specialisti (quindi membri permanenti, pagati dal singolo Stato o dall’Ue) che possono incidere in prima persona in un conflitto ar- mato, interponendosi tra le parti, come è avvenuto per i primi obiettori italiani che si sono recati a Sara- jevo a inizio anni ’90, durante l’assedio della città. Nel resto del mondo, la diffusione del Servizio civile alternativo al militare è a macchia di leopardo, e so- prattutto nelle Americhe, come riporta il Centro in- teruniversitario di studi sul servizio civile dell’Uni- versità di Pisa (Cissc), mentre quelle di servizio vo- lontario sono davvero poche. Il caso più virtuoso è senza dubbio quello degli Stati Uniti d’America, dove dal 1990 esiste Americorps , un programma di volontariato ad ampio raggio a cui partecipano ogni anno almeno 70 mila ragazze e ra- gazzi. Al suo interno esiste il National civilian com- munity corps , che dura 10 mesi, è aperto ai giovani dai 18 ai 25 anni e ha caratteristiche simili al Servizio © M T Harmon - 2006 Volontari dell’ Americorps , sezione del Servizio nazionale e comunitario degli Stati Uniti. Pagina accanto , Daniele Biella, autore di questo dossier e della lettera aperta al presidente Monti sul problema del servizio civile. ALTRI CI COPIANO FORME DI SERVIZIO CIVILE NEL MONDO

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