Missioni Consolata - Giugno 2012

P rendete un’esperienza che funziona: i 300 mila ragazze e ragazzi che negli ultimi 11 anni (grazie alla legge n. 64 del 2001) hanno svolto 12 mesi di Servizio civile na- zionale e volontario (Scn), ovvero quella che è ritenuta dalla gran parte di socio- logi ed educatori la migliore politica giovanile dello Stato italiano, sicuramente l’unica che funzioni dav- vero. Ebbene, se provate a tagliare, poco alla volta ma in modo inesorabile, i fondi che la tengono in piedi, tale esperienza arriva a un possibile azzera- mento da qui a pochi mesi. Follia? No. Oggi sta accadendo anche questo, nel no- stro paese, sconvolto da una crisi economica che ri- schia di trasformarsi, se non lo è già, anche in una crisi di tipo morale. Il welfare , lo stato sociale, sta soffrendo non poco, e non ci sono parole che spie- ghino quello che sta avvenendo sotto gli occhi di tutti: in pochi mesi si sta dilapidando una storia lunga almeno 40 anni, da quando, nel 1972, venne promulgata la legge Marcora (n. 772) sull’Obiezione di coscienza al servizio militare obbligatorio. A dirla tutta, per trovare testimonianza del primo renitente GIUGNO 2012 MC 43 MC RISCHIO ESTINZIONE alla leva si risale fino al II sec. d.C.: san Massimiliano, che rifiutò di arruolarsi nell’esercito romano e che oggi è il santo protettore degli obiettori. «Che la lunga notte del servizio civile sia l’esemplifi- cazione di un paese che non vuole avere un futuro?». A chiederselo è Licio Palazzini, obiettore nel 1982 con l’associazione Arci, ma soprattutto oggi doppia- mente in prima fila nel mondo del Servizio civile na- zionale: è presidente di Arci servizio civile, la realtà che più di tutti ha fatto partire giovani dal 2001 in poi («almeno 15 mila, una media di 1.300 volontari al- l’anno»), e presiede anche la Consulta nazionale per il servizio civile, organo che dal 1999 fa sedere at- torno a un tavolo tutti i protagonisti del mondo del Scn: i rappresentanti della Conferenza Stato-regioni, l’Unsc (Ufficio nazionale del servizio civile, gover- nato dalla presidenza del Consiglio dei ministri), gli enti e i rappresentanti dei volontari. «Siamo di fronte a un corto circuito: questi ragazzi sono un capitale umano indispensabile, come si può pensare di farne a meno?» prosegue Palazzini. A lui fa eco un’altra storica figura del settore, Diego Cipriani, 49 anni, oggi responsabile servizio civile LA MEGLIO GIOVENTÙ Sono 3.581 gli enti di servizio civile oggi accreditati presso l’Unsc (Ufficio nazionale per il servizio civile). I tagli imposti a causa dell’attuale crisi economica hanno dimi- nuito di molto le risorse economiche, rischiando di azzerare una delle esperienze più significative ed esemplari degli ultimi 40 anni di politica giovanile. SERVIZIO CIVILE IN ITALIA © Uscn - 2006

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