Missioni Consolata - Giugno 2012
secondo l’Ong, il Lord’s Resi- stance Army dall’inizio del 2012 ha intensificato gli attacchi in Repubblica Centrafricana, met- tendo in serio pericolo i civili delle aree colpite. Gli attacchi continuano anche nel Congo de- mocratico. Hrw parla di oltre 400 mila sfollati, di cui almeno 2 mila solo in questo inizio del 2012, che vivono tutti nel terrore del prossimo attacco. Tra gen- naio e marzo, l’Ong conta al- meno 53 nuovi attacchi tra i due paesi, con il sequestro di 90 civili e l’uccisione di nove. Secondo la ricercatrice di Hrw Anneke Van Woudenberg, «l’aumento degli attacchi dell’Lra dimostra che il gruppo ribelle non è una forza esaurita e rimane una seria mi- naccia per i civili. L’Unione Afri- cana, le Nazioni Unite e i governi della regione dovrebbero intra- prendere passi urgenti per im- plementare le misure di prote- zione dei civili e metterci la reale volontà di renderle operative». VOCI DAL TERRENO Hrw ha compiuto una missione sul campo tra marzo e aprile 2012, intervistando 23 tra vittime e testimoni degli attacchi, oltre ai leader locali, alla società civile e ai rappresentanti delle autorità centrafricane. «Era il 27 febbraio – raccontano ad esempio due so- relle di 43 e 62 anni di Agoumar –, eravamo andate a pescare e tre miliziani ci hanno rapite. Ci hanno obbligate a trasportare miele, arachidi e pesanti sacchi di farina appena saccheggiati lì vicino. Abbiamo camminato tre giorni e tre notti senza fermarci. Ci hanno picchiate selvaggia- mente e quando mia sorella si è seriamente ammalata, dopo la terza notte, hanno deciso di la- sciarci andare. Ma i nostri fra- telli e nipoti, rapiti lo stesso giorno, ancora mancano all’ap- pello e temiamo possano esser stati uccisi». Nell’area attorno a Ngouyo, vil- laggio a 30 km a sud di Djema, l’Lra ha portato 12 attacchi in due anni, tra cui due nel dicem- bre 2011 e tre nel marzo 2012. Ma a Ngouyo sono di stanza solo due soldati delle forze armate centrafricane, a cui, dopo gli at- tacchi di dicembre, l’esercito ugandese ha aggiungo altri suoi militari: gli abitanti temono però che se ne vadano presto, la- sciandoli alla mercé di Kony. «Per noi è molto difficile colti- vare i campi e ora la gente soffre la fame - dice un leader locale -. Da quando sono iniziati gli attac- chi, andiamo nei campi solo in gruppo e solo a quelli che si tro- vano a meno di 5 km dal villag- gio. Ma dopo gli attacchi di marzo, nessuno si è più azzar- dato a lasciare il villaggio». A Ngouyo non c’è rete telefonica o comunicazione radio, così la gente non ha modo di avvertire degli attacchi. L’8 marzo, mili- ziani dell’Lra hanno attaccato un gruppo di sette persone che erano andate a pescare al fiume Ouara, a 15 km dal villaggio. «Hanno detto a mio figlio di 29 anni di sdraiarsi a terra – rac- conta un’anziana – e gli hanno legato le mani dietro la schiena. Hanno saccheggiato tutti i nostri averi e se ne sono andati portan- dolo con sé. Quando ho gridato per protestare, mi hanno ferita al braccio con una baionetta». Un’altra testimonianza interes- sante e inquietante, raccolta da Irin News, viene invece da Li- mayi, Rdc: un uomo, rapito e poi rilasciato, ha raccontato che i miliziani di Kony avrebbero ora divise e fucili nuovi. E le divise sono quelle delle Fardc, le forze armate regolari congolesi. 22 MC GIUGNO 2012 AFRICA # Immagini del campo di rifugiati a Ngubu (Rdc), fuggiti dal villaggio di Kimbizi dopo gli attacchi dell’Lra nel 2008. # Pagina a fianco: Faradje, distretto Haut-Uélé, Nord Est Rdc. Una donna fa il pane. Uomini bevono la birra tradizionale a base di sorgo. © Guy Olivier/ R N © Guy Olivier/ R N
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