Missioni Consolata - Maggio 2012

Di fronte a un gigante del Vangelo come Lei mi sento un po’ a disagio e abbastanza in difficoltà nell’affrontare certi temi. Intanto cominciamo col darci del tu; ai miei tempi si dava del tu anche all’imperatore, mentre voi in chiesa date del tu a Dio e poi sul sagrato al primo omuncolo con qualche carica pubblica che incontrate, gli date del Lei. Ok ricevuto, prova a raccontare - sintetizzando ovviamente - la tua vita per i nostri lettori. Allora vediamo... Sono nato a Tarso in Cilicia (attuale Turchia centro-meridionale) nei primi anni dell’era cristiana; appartengo a una nobile famiglia ebraica che si era conquistata la mitica cittadinanza romana. Per capirci, è come se oggi un extracomunitario (come eravamo noi ebrei che vivevamo fuori d’Israele) che arriva da paesi sperduti e lontani, riuscisse ad avere non solo il permesso di soggiorno, ma anche la carta d’identità italiana! Sono stato educato secondo la ferrea disciplina dei farisei, nella rigorosa osser- vanza della legge mosaica e nell’assiduo studio delle scritture sotto il grande Gamaliele, fino a ottenere il prestigioso titolo di dottore della legge. Tutto in me era impregnato dall’Antica Alleanza, per questo non riuscivo a capire cosa si nascondesse dietro la na- scente comunità dei discepoli di Gesù di Nazareth, che ritenevo scismatici, eretici nonché pericolosi sov- versivi; per questo ero diventato uno dei loro più acca- niti persecutori. Già, ma sulla via di Damasco successe qual- cosa d’imprevedibile, non è vero? Non me ne parlare! Quell’esperienza ha cambiato ra- dicalmente la mia vita e forse anche la tua. Perché in- contrarsi con Dio è sempre un avvenimento che ti sconvolge e ti segna non solo spiritualmente ma an- che fisicamente: vedi Giacobbe che uscì zoppicante e con le ossa rotte dopo un incontro ravvicinato con Lui, e anch’io rimasi cieco per un po’ di tempo. Il nostro Dante nella sua Divina Commedia, ti definisce «gran vasello/de lo Spirito Santo» (Pd. XXI, 128) facendo riferimento alla dichia- razione che si trova negli Atti degli Apostoli a seguito della tua straordinaria conversione: «Egli è per me uno strumento eletto per por- tare il mio nome dinanzi ai popoli» (Atti 9, 15). Già, proprio questo è stato il copyright che mi ha ri- servato il Maestro; gli altri apostoli erano ebrei come me, ma erano sempre vissuti in un’ottica molto pro- vinciale, praticamente quei pochi viaggi fuori dalla terra di Israele li avevano fatti seguendo Gesù. In più avevano la fissa che bisognasse, prima di tutto, an- MAGGIO 2012 MC 79 1. L’APOSTOLO PAOLO a cura di Mario Bandera 4 chiacchiere con... MC RUBRICHE # Mistico incontro di Paolo con Cristo e suo mandato missionario alle genti (icona del Mount Angel Abbey, USA). PREMESSA Iniziamo con questo numero una nuova rubrica dove idealmente cercheremo di dialogare con dei testimoni del passato che hanno lasciato tracce indelebili sui sentieri dell’evangelizzazione. Un dialogo tra persone vissute in tempi diversi può avvenire solo con una finzione letteraria. Seguiremo pertanto questa pista, cercando di far emergere i punti di riflessione che possano servire per una migliore e incisiva animazione missionaria per i nostri giorni.

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