Missioni Consolata - Maggio 2012
MAGGIO 2012 MC 59 MC ARTICOLI non ha mai stabilito la questione dell’esclusione dei credenti dal partito. Nel caso di Cuba obbedì alla circostanza eccezionale del conflitto che sorse fra la gerar- chia cattolica e la Rivoluzione nei primi anni, giacché purtroppo, la religione cattolica era la reli- gione dei ricchi». Secondo la blogger cubana Ya- smín Silva, membro dell’Osser- vatorio critico: «La Chiesa catto- lica lungo il ventesimo secolo e fino al ‘59, fu una chiesa preva- lentemente urbana e associata alle classi alte. Quando, negli anni ’50, a Cuba si comincia ad articolare il movimento di libera- zione dalla dittatura batistiana con una serie di scioperi e grandi manifestazioni popolari, la chiesa non ebbe una risposta coerente di fronte a questo movi- mento, ma appoggiò, per omis- zione sorprese la Chiesa, che si trovava teologicamente imprepa- rata, inadeguata dal punto di vi- sta pastorale e ideologicamente reazionaria […] La peggiore delle nostre povertà era quella pasto- rale, che non impegnandosi a fa- vore del popolo, praticava un amore che non possedeva l’effi- cacia della giustizia e si tradu- ceva in rassegnazione conformi- sta. La povertà pastorale della chiesa nel 1959 trovava corri- spondenza nella sua povertà teologica, incapace di analizzare evangelicamente o biblicamente la Rivoluzione, situazione che portò all’esodo dei pastori agli inizi del 1960». Nello stesso libro, qualche pa- gina oltre, Arce cita un discorso di Fidel Castro al riguardo: «Il movimento rivoluzionario inter- nazionale, lungo la sua storia, # A sinistra : un ambulatorio denti- stico a Baracoa, il servizio offerto è statale e gratuito. Qui sotto : donne al lavoro in una piccola fabbrica tessile. Sotto, a sinistra : uomini si rilassano giocando a domino. sione o in modo cosciente, i go- verni reazionari che allora erano alleati con gli Stati Uniti. La si- tuazione peggiora ulteriormente dopo il 1959, quando la rivolu- zione si dichiara socialista e la chiesa si oppone con violenza, fino a risultare coinvolta in pro- getti e operazioni della Cia, come l’«operazione Peter Pan» (1960-’62), con cui si fecero uscire da Cuba migliaia di bam- bini senza genitori, perché fos- sero accolti negli Stati Uniti. Quest’operazione ebbe la sua giustificazione nella menzogna che questi bambini sarebbero stati mandati nell’Unione Sovie- tica per essere addottrinati. Con questi avvenimenti, la chiesa perse molto di quella già esigua base sociale, che aveva nella prima metà del ventesimo se- colo». NUOVA AMERICA, NUOVA CHIESA Da allora molta acqua è passata sotto i ponti nelle vicende fra la Rivoluzione cubana e la Chiesa cattolica. Per cominciare si fece il Concilio Vaticano II, che aprì la Chiesa a un mondo pluralista ed ebbe le sue ripercussioni in America Latina, con la confe- © Paolo Moiola © Paolo Moiola © Paolo Moiola
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=