Missioni Consolata - Maggio 2012
MAGGIO 2012 MC 47 (in maggioranza messicane) nel sud degli Stati Uniti, è riuscito ad identificare una forma specifica di con- sumo culinario unico ed originale. Tale forma non si sarebbe sviluppata, infatti, da un processo di assimi- lazione oppure da una semplice mescolanza tra ga- stronomia statunitense e messicana, ma avrebbe avuto origine direttamente da queste due distinte tradizioni (quella di origine e quella del paese di de- stinazione) che però hanno dato vita ad una terza «cultura culinaria» specifica, capace di soddisfare sia le necessità fisiologiche che quelle culturali del gruppo migratorio. Inoltre lo sviluppo di questa «terza opzione» alimentare è diventato anche il pre- testo per promuovere momenti in cui persone, che si riconoscono (in quanto parte di un gruppo) legate da un’esperienza migratoria condivisa, si ritrovano a mangiare insieme. Un altro studio, condotto da Gasparetti del Diparti- mento di Studi orientali ed africani dell’Università di Londra, si è invece concentrato sui processi di accul- turazione alimentare di un gruppo di migranti sene- galesi in Italia, rilevando che le pratiche alimentari di questo gruppo africano, possono essere identificate con un processo di emarginazione. I senegalesi, in- fatti, preferiscono in via esclusiva i piatti tipici della cultura senegalese, che abitualmente consumano ri- trovandosi, e quindi socializzando, solo tra di loro (o al limite con altre culture africane affini). Al con- tempo non hanno mostrato grande interesse per co- noscere e provare la cucina del paese di destina- zione, in questo caso dell’Italia. I due esempi citati vogliono fornire un’immagine un po’ più dettagliata del ruolo e della rilevanza del cibo all’interno di un processo migratorio che, come si è visto, implica un incontro culturale anche in termini culinari. Entrando più nel dettaglio, chiediamoci ora cosa accade quando queste differenze in termini di cultura gastronomica, disponibilità di ingredienti, necessità, preferenza e gusto si ritrovano all’interno di una coppia. I BENEFICI DELLA «CONTAMINAZIONE» Dagli studi fatti precedentemente, tra cui uno dei più completi è quello di Peruzzi in Toscana (2008), le dif- ferenze alimentari non hanno mai rappresentato un grosso problema tra i conviventi misti. Gran parte dei soggetti che decidono di sposarsi con un partner di un’altra cultura hanno, in genere, già avuto con- tatto con la cultura gastronomica del coniuge anche prima di conoscerlo. Le persone che sviluppano, sia per tradizione sia per propensione personale, una cultura di apertura e cu- riosità verso differenti tipi di gusti e sapori, sono quelle che solitamente sperimentano, assaggiando i piatti di altre culture gastronomiche (soprattutto quelle che possono apparire più esotiche), permet- tendo la «contaminazione» delle proprie abitudini alimentari con nuovi ingredienti, aromi, sapori, etc. Per queste persone non rappresenta un problema negoziare i consumi alimentari all'interno della cop- pia mista, e anzi i partner trovano che l’atto di cuci- nare e il loro gusto per il «ben e diverso mangiare» sia un punto d’incontro, scambio, conoscenza e addi- rittura di comunicazione interpersonale. Un fattore importante intorno al cibo è anche il pro- cesso di divisione del lavoro che si configura attorno alla sua preparazione e al resto delle attività casalin- ghe. Quest’ultime di solito vengono fatte dal partner che trascorre più tempo in casa e che, per ragioni strutturali del mercato del lavoro italiano, conti- nuano ad essere maggiormente le donne. Nonostante questo svantaggio generico, si osserva che, all’in- terno delle coppie miste, tanti uomini hanno svilup- pato un gusto per l’arte di cucinare che permette loro di riscoprire un luogo d’azione e di apprezza- mento gastronomico condiviso. Il ruolo del cibo, non solo all’interno delle coppie mi- ste, ma anche come elemento d’acculturazione dei gruppi migranti, ha pure avuto una importante con- seguenza economica. Lo si nota nella crescita di di- versi piccoli e medi negozi che si occupano della pro- MC MATRIMONI Qui sopra: preparazione di un piatto della cucina senegalese. A sinistra: alcuni ingredienti tipici della cucina messicana. Pagina precedente : un piatto di cuscus, alimento tipico dei paesi del Nord Africa.
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=