Missioni Consolata - Maggio 2012
MAGGIO 2012 MC 29 COMPLESSITÀ DEL MONDO GLOBALE Il direttore di «Civiltà Cattolica», padre Antonio Spadaro, grande esperto di nuovi media, scrive: «Parola e silenzio si integrano e non si oppongono. Il messaggio del papa scardina l’opposizione tra silenzio e parola, che ha la sua verità, ma solamente in casi estremi. Si deve sperare che da oggi in poi non si debba più assi- stere ad elogi del silenzio in sé e per sé, al di fuori di un tessuto comunicativo. Chi prega sta in silenzio, ma in realtà non è di per sé vero. Chi prega elabora un linguaggio di comunicazione con Dio ed è proprio per elabo- rare questa parola, questo di- scorso, che tace esteriormente». E oggi, nella realtà delle mille voci dissonanti e polifoniche, che sono una ricchezza, ma anche un indicatore della complessità del mondo globale, è necessario fare sintesi, pensiero, approfon- dimento. Dare strumenti per compren- dere e utilizzare la comunica- zione, interpretarla e condurre le coscienze mature a un processo di dialogo e confronto, nel ri- spetto delle differenze delle fedi, delle culture e delle tradizioni che fanno dell’umanità un tesoro da salvare, per costruire un fu- turo sulle vie della pace e della fraternità. Parlare dell’evangelizzazione come luogo di comunicazione, è dire della relazione tra fede e co- municazione. Questo tocca tre aspetti dell’evangelizzazione: l’azione missionaria, la catechesi e la pastorale. La comunicazione ha un compito preciso in tutti gli aspetti della missione della chiesa, deve essere parte inte- grante di ogni piano pastorale e per questa ragione è necessaria la formazione di responsabili pa- storali. Inoltre è fondamentale che i cristiani siano educati a se- lezionare l'informazione e a svi- luppare lo spirito critico. Nell’esortazione apostolica Evangelii nuntiandi del 1975 di LE COMUNICAZIONI E LA CHIESA DAL CINEMA A FACEBOOK I l 30 gennaio 1948 viene istituita da Pio XII la «Pontifi- cia commissione di consulenza e di revisione ecclesia- stica dei film a soggetto religioso o morale» e il 17 set- tembre dello stesso anno sono approvati il nuovo statuto e il nome di «Pontificia commissione per la cinematografia didattica e religiosa». Per essere più adatta alle esigenze dei nuovi mezzi di comunicazione, allora emergenti nel 1952, è di nuovo modificato lo statuto e la denominazione in «Pontificia commissione per la cinematografia» e ven- gono nominati numerosi esperti. Lo sviluppo e il migliora- mento di questo organismo continuò e nel 1954 il nome della commissione venne nuovamente mutato in «Pontifi- cia commissione per la cinematogra- fia, la radio e la televisione». L'8 set- tembre 1957 Pio XII promulga l'enci- clica Miranda Prorsus sulle comuni- cazioni mentre il 17 febbraio 1958 di- chiara santa Chiara d'Assisi «celeste patrona» della televisione e delle te- lecomunicazioni. N el 1959 Giovanni XXIII erige la Filmoteca Vaticana che viene affidata alla commissione. So- prattutto con il Concilio Vaticano II, che apre le porte e le finestre della chiesa al mondo, la comunicazione di- venta elemento essenziale nella testi- monianza e nell’evangelizzazione dei popoli. Per la prima volta in duemila anni, osservatori esterni professioni- sti chiamati «giornalisti» sono am- messi a documentare e raccontare lo svolgimento dei lavori di un’assise così importante e influente sui destini del- l’intera comunità cattolica mondiale. Del Vaticano II ab- biamo riprese televisive, registrazioni audio, migliaia di fo- tografie e un numero sterminato di articoli che, spesso con dettagliata precisione, danno conto di dibattiti e polemiche interne che in passato sarebbero rimaste completamente segrete o, tutt’al più, sarebbero state oggetto di ricerca e analisi per gli storici, anni dopo la conclusione dell’evento. Per fare un paragone: del Concilio immediatamente prece- dente, il Vaticano I, abbiamo soltanto qualche dipinto e al- cuni, spesso reticenti, resoconti. E nel Vaticano II viene so- prattutto promulgato un documento, il decreto sui mezzi di comunicazione sociale il 4 dicembre 1963, la Inter Mirifica . D urante il Concilio Vaticano II, Paolo VI con il motu proprio « In fructibus Multis » del 2 aprile 1964 cambia la denominazione del dicastero in «Pontificia commis- sione per le comunicazioni sociali» e affida a essa tutto quello che con- cerne la comunicazione. A partire dal 1967 viene istituita da Paolo VI la Giornata mondiale delle comunica- zioni sociali che da quella data si ri- pete a cadenza annuale. Con la costi- tuzione apostolica Pastor Bonus del 1988 il dicastero viene elevato al grado di pontificio consiglio da Gio- vanni Paolo II. Il 20 maggio 2012 si celebra la 46esima giornata mondiale delle comunicazioni sociali sul tema «Silenzio e Parola: cammino di evan- gelizzazione». Luca Rolandi MC ARTICOLI
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