Missioni Consolata - Aprile 2012
30 MC APRILE 2012 IL RACCONTO DELLE NOZZE DI CANA (30) STORIA D’ISRAELE IN SEI GIARE DI PIETRA «I giusti sono le colonne del mondo posate su basi d’oro puro: sono infatti i precetti della Legge che studiano» (Targum Ct 5,15) a cura di Paolo Farinella, biblista Così sta scritto DALLA BIBBIA LE PAROLE DELLA VITA (64) MC RUBRICHE L e giare distese per terra sono in numero di «sei» e ciascuna può contenere «due/tre» metrète. Se si moltiplica 2x3 si ha ancora il risultato di sei. Che significato hanno questi numeri, ammassati tutti nello stesso versetto? Perché le giare sono «sei» e non cinque o quattro o tre? Perché non si parla genericamente di «alcune giare», ma si specifica esattamente che sono «sei»? Perché, invece, la loro capienza non è precisa, ma oscilla tra «due o tre» misure che se moltiplicate tra loro fanno sempre «sei»? Proviamo a scoprirlo interrogando il vangelo di Giovanni che, come ormai sappiamo, gioca con il doppio senso delle singole parole, obbligandoci a non fermarci mai alla superficie, cioè al senso ovvio delle parole. Quando poi si tratta di numeri bisogna essere ancora più circospetti, perché in ebraico, cioè nella mentalità semita, i numeri corrispondono alle lettere dell’alfabeto e quindi possono assumere significati particolari, applicando una delle leggi dell’esegesi giudaica che è la «ghematrìa» o «scienza dei numeri» (su questo argomento cf P. Farinella, Bibbia, Parole, se- greti, misteri 49-60). IL NUMERO «SEI» NEL VANGELO DI GIOVANNI Il numero «sei», che è molto importante nell’economia del racconto delle nozze di Cana, in tutto il vangelo di Giovanni ricorre 7x (x sta per «volte»): 1. È ripreso all’inizio del racconto di Cana dove si dice: «Nel terzo giorno vi fu uno sposalizio a Cana di Galilea» (Gv 1,1) che, come spiegato a lungo, corrisponde al «sesto giorno» della prima settimana di Gesù descritta da Giovanni nel cap. 1°, perché segue il triplice «il giorno dopo… il giorno dopo… il giorno dopo», cadenzato come un ritornello (Gv 1,29.35.43). 2. È ripetuto in Gv 2,6 per indicare il numero delle giare: «Vi erano là sei giare di pietra». 3. È ripreso nell’incontro con la Samaritana al pozzo di Giacobbe dove Gesù arriva «circa l’ora sesta» (Gv 4,6). Purtroppo ll’ultima traduzione della Bibbia-Cei (2008) traduce con un ba- nale «era circa mezzogiorno», spezzando in un sol colpo tutta la pregnanza di quell’«ora sesta», evocativa della storia del mondo e della storia di Israele. Peccato, perché così si priva il popolo di Dio di una parte importante della rivelazione. 4. Nello stesso incontro, Gesù dice alla Samaritana che ha «cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito» (Gv 4,18), per cui siamo di fronte a una donna che ha avuto «sei mariti». 5. La settimana prima della passione inizia con il riferimento ai «sei giorni prima della Pa- squa». 6. La proclamazione della regalità di Gesù da parte di Pilato davanti al popolo d’Israele av- viene «circa l’ora sesta» (cioè mezzogiorno) (Gv 19,14). 7. Gesù muore nel giorno della «Parascève», cioè il giorno precedente la Pasqua ebraica, quindi il venerdì, cioè il «sesto giorno» (Gv 19,31.42). Gv 2,6 (a): «VI ERANO POI LÀ , SEI GIARE DI PIETRA, PER LA PURIFICAZIONE DEI GIUDEI, COLLOCATE/GIACENTI [ PER TERRA ], CONTENENTI CIASCUNA DUE O TRE METRÈTE (= BARILI DA 80 A 120 LITRI CIASCUNO)» [êsan de ekêi lìthinai hydrìai hex katà ton katharismòn tôn Ioudài ō n kèimenai, ch ō roûsai anà metr ē tàs dýo e trêis]
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