Missioni Consolata - Aprile 2012
buono, dove come Ccm avevamo un progetto per ricoverare i po- veri delle bidonville, in collabo- razione con padre Alex Zanotelli. Io andavo tutti i mercoledì pome- riggio all’ambulatorio nella di- scarica, dove c’era Sara, infer- miera, che poi è morta di Aids». L’intenzione è di stare lì e man- dare i figli a scuola a Nairobi. «Però le scuole africane non ti danno nessuna sicurezza quando rientri (non sono ricono- sciute dal nostro sistema scola- stico, ndr ), mentre le scuole pri- vate sono per le élite e a noi non piaceva». Quindi, quando il figlio più grande deve iniziare la prima elementare, la famiglia rientra in Italia. Silvio non perde però il «vizio» e si butta a capofitto nelle attività con il gruppo del Ccm che già opera a Torino e in diversi paesi africani. Da allora compie missioni chirurgiche per periodi brevi (un mese, un mese e mezzo), per poi tornare alla base di Manta. LA FAMIGLIA ALLARGATA La famiglia Galvagno fa scelte coraggiose e impegnative anche sul fronte dei figli: un’adozione e due affidi, dopo il primo figlio. Una vera «famiglia allargata», all’africana. «In questo è Maria Teresa che “tira”, io da solo non ce l’avrei mai fatta» sorride Silvio. Ed è or- goglioso di parlare dei figli: «Il primo studiava a Parigi e ora ha finito, poi abbiamo un figlio peruviano che sta facendo l’Era- smus a Madrid. È stata con noi una ragazza in affido, che ora è sposata e ha una bambina. Questi tre sono a posto. Con noi c’è an- cora un ragazzo, che sta frequen- tando la scuola secondaria». Alla domanda se è più difficile operare in condizioni estreme in Africa o educare i figli Silvio risponde: «I figli sono facili quando sono pic- coli, ma poi crescono e diventa molto più complicato». Maria Te- resa è andata in pensione presto e si è impegnata in questa fami- glia allargata. Oggi gestisce, come volontaria, anche la bottega del commercio equo a Saluzzo: Solidarmondo . «Siamo ancora tornati in Africa con i figli per ferie, mentre pe- riodi più lunghi e di lavoro li ho fatti da solo». IL «COMITATO COLLABORAZIONE MEDICA» (CCM) A FIANCO DEGLI ULTIMI I l «Comitato collaborazione medica» (Ccm) è una Organizzazione non governativa e Onlus fondata nel 1968 a Torino da un gruppo di medici. Da al- lora la missione della nostra associazione è promuo- vere il diritto alla salute per tutti e garantire le cure primarie nei paesi a basso reddito. I n Africa, lavoriamo per migliorare la qualità dell’as- sistenza sanitaria di base e favorire l’accesso ai ser- vizi da parte di tutta la popolazione, sia a livello terri- toriale che ospedaliero, attraverso il potenziamento delle competenze locali e l'utilizzo di tecnologia ap- propriata al contesto. Operiamo nelle aree più povere e remote e con un’attenzione particolare alle persone più vulnerabili, come donne e bambini, in collabora- zione con le istituzioni e le comunità locali. Garan- tiamo la formazione del personale, l’approvvigiona- mento di materiale sanitario e di farmaci, l’adegua- mento delle strutture e delle attrezzature e promuo- viamo attività di sensibilizzazione sul territorio. At- tualmente stiamo realizzando progetti di coopera- zione sanitaria soprattutto in Etiopia e Sud Sudan, ma anche in Burundi, Kenya, Mali, Somalia e Uganda (con la Fondazione Corti). In questi paesi, ogni anno, visitiamo e curiamo circa 150.000 persone, supervi- sioniamo e appoggiamo circa 140 strutture sanitarie, formiamo circa 1.800 operatori sanitari. Per un totale di oltre 360.000 persone (dati 2010). In Italia, realizziamo programmi di educazione alla cittadinanza mondiale, corsi di medicina tropicalee attività di formazione per personale e studenti in ambito sanitario, facilitiamo l’accesso ai servizi di prevenzione e cura da parte dei migranti e promuo- viamo politiche sanitarie eque. Crediamo che ogni essere umano, anche il più fragile e dimenticato, debba godere del diritto alla salute in- tesa come benessere globale dell’individuo. I l Ccm ha lanciato la campagna «Sorrisi di madri africane, promuoviamo la salute, facciamo crescere il futuro», allo scopo di garantire cure a 200.000 mamme e 500.000 bambini africani entro il 2015. Filippo Ciardi INFORMAZIONI E ADESIONI: sito web: www.ccm-italia.org email: laura.barral@ccm-italia.org ; filippo.ciardi@ccm-italia.org telefono: 011.6602793 APRILE 2012 MC 21 MC ARTICOLI
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