Missioni Consolata - Marzo 2012

N on è nei miei piani di fer- marmi a Camp Garba. Devo solo passarci, sca- ricare il mio passeggero e continuare il viaggio sulle orme dei primi missionari del Meru. Da Nairobi arriviamo alla missione nel primissimo pomeriggio. P. Pierino Tallone, quasi cin- quant'anni di Kenya, ci accoglie. Dopo le solite piacevolezze da vecchi amici, ecco che comin- ciano a venire fuori le notizie re- centi. «Ieri sera hanno assalito la missione di Campi ya Juu, ci sono stati nove morti. La gente è molto spaventata e non si sa neppure se martedì – 3 gennaio – inizieranno le scuole come da ca- lendario». Sento scoraggiamento nella voce del vecchio missiona- rio che in questi ultimi anni, dal 1996 in avanti, di morti ne ha visti troppi a causa delle cosiddette violenze tribali. La missione di Campi ya Juu (campo, accampa- mento di sopra) si trova alla peri- feria sud-ovest della città di Isiolo, quasi di fronte alla grande cattedrale, nei cui grandi cortili la gente si sta riversando in cerca di rifugio. Quando arriva il parroco, p. Si- mon Wambua, uno dei nostri missionari kenioti, capisco che la situazione è grave e incancrenita. È dal 22 ottobre 2011 che gli eventi sono precipitati. Quel giorno, meglio quella notte, una banda di pastori Borana, scen- dendo con migliaia di cammelli dalle montagnole ai piedi del Monte Kenya, cominciarono ad uccidere indiscriminatamente e a bruciare i villaggi turkana che trovavano sul loro passaggio. Passando, rasero al suolo il vil- laggio di Mashakwata, uccisero diverse persone inermi e deva- starono il bell'asilo-cappella co- struito dalla missione. La gente terrorizzata abbandonò Ma- shakwata e Lokiki e si riversò nella missione di Camp Garba, dove si accamparono per parec- chi giorni. «Vuoi che andiamo a vedere?», mi chiede p. Simon. «Andiamo!». KENYA TESTO E FOTO DI GIGI ANATALONI REPORTAGE DALLA PIANA DI CAMP GARBA, ALLA NORD PERIFERIA DI ISIOLO, NEL NORD DEL KENYA L'ALTALENA NON DANZA PIÙ Isiolo è una città di fron- tiera. Lo era ai tempi co- loniali; lo è oggi, ancor di più, perché punto natu- rale di incontro con Somalia ed Etiopia. Circondata da un territo- rio vastissimo e dalle bellezze incontaminate, Isiolo è diventata il centro di un ambizioso programma turistico ed economico. Ma da anni questa terra è segnata da scontri tribali, che nel 2011 hanno visto una nuova recrudescenza. Forse in gioco c'è molto di più di quello che si vuol far credere. # La cava di sabbia in uno dei tor- renti stagionali alle spalle della missione di Camp Garba.

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