Missioni Consolata - Marzo 2012

E gitto, venerdì 18 novem- bre. Milioni di persone affollano le piazze, colo- randole di bandiere rosso-nere e bianche: «Via il re- gime militare. Vogliamo la de- mocrazia e la libertà», è il mo- nito lanciato dagli egiziani, che danno vita a una protesta paci- fica, rispondendo all’appello del movimento dei Fratelli Musul- mani (Fm), uno degli attori poli- tici più significativi nel nuovo «ri- sveglio arabo». Non ci sono né morti né feriti, quel giorno. Il successo di pubblico è enorme. I giornali arabi escono con foto di piazze gremite e con articoli a tutta pagina. Parlano di regia dei Fm e della presenza dei salafiti. I due gruppi islamisti, con ideolo- gie e basi sociali molto differenti, si contendono la scena egiziana. Il giorno dopo, invece, le piazze si tingono di rosso sangue: la poli- zia carica la folla e provoca 600 feriti. Il Cairo, 20 novembre, ore 9. Ol- trepassiamo Qasr el-Nil e ci diri- giamo verso una delle più fa- mose piazze del mondo: Midan Tahrir, al centro, nel gennaio del 2011, di manifestazioni contro il trentennale regime del dittatore Hosni Mubarak, dimessosi poi l’11 febbraio. Al centro della piazza si trova una grande rotonda spartitraffico; a Nord Est, è visibile la statua di Omar Makram, eroe nazionale che combatté contro Napoleone. Nell’area ci sono anche il famo- sissimo museo Egizio, il quartier generale della Lega Araba e altri importanti edifici. REPORTAGE DAL CUORE DELLA RIVOLTA TESTO E FOTO DI ANGELA LANO EGITTO SANGUE E ORGOGLIO La rivoluzione egiziana compie un anno. Ma il regime in carica sembra aver cambiato solo la testa. Le ele- zioni sono vinte dai Fratelli Musulmani. Ora si attende il pas- saggio di potere ai civili e le prossime mosse del nuovo governo.

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