Missioni Consolata - Marzo 2012
per la sopravvivenza. «Purtroppo lo Stato non ha messo limiti alla vendita della terra e di conse- guenza ci ritroviamo con una Be- netton – tanto per dire che anche noi italiani abbiamo le nostre re- sponsabilità – che diventa pa- drona di un milione di ettari nel Sud, nella Patagonia, strap- pando la terra agli indigeni di quelle zone. Molte grandi multi- nazionali comprano terra in quantità, nonostante ultima- mente la presidente Cristina Kir- chner abbia cercato di introdurre un progetto di legge per limi- tarne la vendita». Anche quello dei biocarburanti è un tema caldo: «È diventato una delle scuse per estendere l’area da deforestare. Nella nostra zona abbiamo assistito a disastri ambientali enormi. Per fare un esempio: qualche tempo fa una frana ha invaso nel giro di mezz’ora gran parte della città di Tartagal, la terza città della provincia di Salta. In quei mo- menti terribili si vedevano venire giù tronchi di alberi mescolati al fango: lo smottamento era stato causato dalla deforestazione, negata sfacciatamente dal sin- daco, casualmente proprietario di una falegnameria». ecc.), basati sul dare per poter poi ricattare. Questo è uno degli aspetti che mi fa sostenere la necessità di un perfezionamento del regime democratico argen- tino: oggi – come succede anche in Italia – il movimento politico, più che a coinvolgere le persone con coscienza critica, tende a usarle». Assieme al tema della povertà e del populismo, padre Auletta ci parla di uno dei problemi cardi- nali per l’Argentina e per l’Ame- rica Latina: quello della terra. «Il tema ambientale è molto se- rio: si è sempre data ampia li- bertà alle imprese nazionali, e soprattutto internazionali, di comprare grandi estensioni di terra in tutte le latitudini. La soia ha invaso e distrutto zone intere dell’Argentina, danneg- giando soprattutto, guarda caso, quelle in cui abitano le comunità indigene. Si vendono non solo i territori, ma anche le persone che vi abitano. Comunità intere si ritrovano senza casa né so- stentamento e si vedono co- strette a emigrare, nutrendo così il fenomeno dell’urbanizzazione disordinata e degli insediamenti precari». Anche nella città in cui il missionario ha lavorato fino a pochi mesi fa, San Ramon de la Nueva Oran, in provincia di Salta, si vedono da un momento all’al- tro nascere insediamenti di venti, trenta, cento famiglie in un pezzo di terra limitato, dando luogo a volte ad aspri conflitti I MASS MEDIA E IL CALCIO L’esempio del politico proprieta- rio di aziende ci stimola a orien- tare la nostra chiacchierata con padre Auletta sul tema dei mass-media. Abbiamo infatti avuto notizia di un disegno di legge argentino che vorrebbe li- mitare l’espansione degli oligo- poli mediatici, e chiediamo al nostro interlocutore il suo parere a riguardo: «Penso che sia una sorta di guerra del governo che si sente toccato nei suoi inte- ressi dal gruppo capeggiato dal quotidiano El Clarin . In effetti, bisogna riconoscere che questo ha le mani su una grossa fetta del panorama mediatico del paese: non possiede solo il gior- nale, ma anche diversi canali te- levisivi, case editrici, addirittura l’approvvigionamento della carta. È oggettivo che sia una minaccia. Quindi è stata varata e poi approvata la legge che do- vrebbe limitare la concentra- zione di proprietà dei mass-me- dia. Il problema è che il governo tende a fare come El Clarin : sta riunendo diversi canali televisivi simpatizzanti che stigmatizzano come nemico chiunque esprime una qualche contrarietà rispetto al suo operato. Bisognerebbe in- MC ARTICOLI MARZO 2012 MC 53
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