Missioni Consolata - Marzo 2012

U n anno fa la Costa d’Avo- rio era nel mezzo di una violenta guerra civile, scoppiata come crisi post elettorale ma con radici an- tiche di oltre un decennio e ri- sultato di un travagliato percorso politico (vedi MC Febbraio 2011). Si parlava di Republique du Golf perché il presidente Alassane Ouattara, legittimamente eletto al secondo turno delle elezioni presidenziali svoltesi il 28 no- vembre 2010, aveva trasformato l’Hotel Golf nel suo quartier ge- nerale. L’Hotel, in passato il più lussuoso di Abidjan, era protetto dalle forze militari delle Nazioni Unite e dai soldati francesi con- tro gli attacchi delle milizie pro Gbagbo, il Presidente uscente che, non accettando il verdetto delle urne, si era autoprocla- mato vincitore. La crisi è durata cinque mesi, durante i quali il paese è rimasto paralizzato; le vittime ufficiali sono state 3.000 e gli sfollati oltre 100.000; l’eco- nomia, già in stallo, ha sofferto danni incalcolabili, e gli ivoriani, non riescono a dimenticare l’in- cubo vissuto. VIOLENZA, ODIO, FOLLIA Abullay, autista e residente di Abobo, uno dei quartieri popolari ELEZIONI LEGISLATIVE NEL PAESE DEL CACAO TESTO E FOTO DI ERMINA MARTINI COSTA D’AVORIO NORMALITÀ CERCASI Finalmente il rinnovo del parlamento. Scaduto da 5 anni. Ma i militanti di Gbagbo non ci stanno e boicottano lo scrutinio. Il legislativo risulta così monco, e rappresenta solo metà degli ivoriani. Reportage della nostra inviata.

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