Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2012

BELGIO GIUSTA TRA LE NAZIONI U na suora belga, Marie-Véroni- que (al secolo Philomène Smeers), è stata proclamata "Giu- sta tra le Nazioni" presso il me- moriale dell'Olocausto "Yad Va- shem" a Gerusalemme. Dal 1929 al 1951 è stata superiora del con- vento delle Suore del Sacro Cuore di Maria, a La Hulpe (Terhulpen), nella periferia sud-orientale di Bruxelles. Durante l'occupazione tedesca nascose nel pensionato del convento un numero elevato di giovani ragazze ebree dai 7 ai 18 anni, salvandole dalla deportazio- ne verso i campi di sterminio. Ma- dre Marie-Véronique diede loro un nuovo nome e il silenzio assoluto sulla loro situazione, affinché nes- suna di loro conoscesse la condi- zione delle altre e non si sapesse che avessero familiari deportati: tutto questo per proteggerle dai nazisti. Con questa decisione co- raggiosa, la superiora riuscì a te- nerle nascoste nel periodo della guerra, a prezzo della sua stessa sicurezza. Mère Marie-Véronique è morta nel 1973 alla venerabile età di 98 anni. (Zenit) PAKISTAN CENSURATO GESU’ CRISTO I n Pakistan è vietato scrivere il nome di «Gesù Cristo» nei mes- saggi di testo SMS, inviati tramite telefoni cellulari. Lo ha stabilito l’Autorità delle Telecomunicazioni del Pakistan in un provvedimento che ordina alle società di telefonia mobile di bloccare i messaggi di testo con alcune parole ritenute volgari, oscene o nocive al senso del pudore. Fra le oltre 1.600 pa- role bandite, vi sono anche «Gesù Cristo» e «Satana». Le compagnie hanno sette giorni di tempo per rendere operativa la disposizione, ma le Chiese cristiane e le orga- nizzazioni per i diritti umani in Pakistan annunciano battaglia. Le che «in futuro potrà indicare agli altri la strada da seguire». Nello stesso tempo ha rivolto un mes- saggio forte e coraggioso ai politi- ci chiedendo loro il “buon gover- no”, e «la fine della corruzione che non fa altro che uccidere le speranze dei popoli». (Misna) COSTA D’AVORIO ATTACCO ALLA CHIESA A d Abidjan in due mesi e mezzo, circa 40 tra chiese e case reli- giose sono state attaccate da ban- diti armati a scopo di rapina. È ve- ro che dopo la fine della guerra civile c’è ancora un’insicurezza generalizzata, ma il fatto che un così gran numero di luoghi di cul- to cattolici siano stati attaccati in così poco tempo lascia adito al sospetto che, oltre alla semplice rapina, vi possano essere motiva- zioni di carattere politico o con- fessionale. Gli attacchi a strutture della Chiesa cattolica sono iniziati alla fine di agosto e continuano tuttora ad Abidjan e in altre zone del Paese. La Costa d’Avorio sta uscendo da 10 anni di divisioni e violenza, un periodo turbolento i- niziato nel settembre 2002 e con- cluso nell’aprile di quest’anno con la vittoria delle forze dell’attuale Presidente Alassane Ouattara contro quelle dell’ex Presidente Laurent Gbagbo, che si trova ora agli arresti. (Fides) BENIN AFRICAE MUNUS D al 18 al 20 novembre Papa Be- nedetto XVI ha compiuto un viaggio apostolico in Benin in oc- casione della firma e della pubbli- cazione dell'Esortazione Apostoli- ca Post-Sinodale della Seconda Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi tenutasi in Vaticano nell’ottobre 2009. Il Papa ha firmato il documento a Ouidah, dove 150 anni fa arrivarono i primi missionari. Quindi, il giorno 20, nella messa solenne celebrata al- lo stadio dell’Amicizia di Cotonou, alla presenza di 55 mila persone e di altre 30 mila che seguivano da schermi giganti posti nelle vici- nanze, ha consegnato la sua esor- tazione post sinodale a 150 vesco- vi giunti in Benin dai quattro an- goli dell’Africa. L’esortazione, intitolata “L’impegno per l’Africa”, è una sorta di road map per la vita della Chiesa del continente la cui missione principale è l’annuncio di Gesù Cristo e del suo Vangelo ad gentes, ossia l’evangelizzazio- ne di coloro che, in un modo o nell’altro, sono lontani dalla Chie- sa. Un compito che «presuppone e comporta anche la riconciliazio- ne, e promuove la pace e la giusti- zia», ha detto il Papa. Durante la sua visita, il Pontefice ha parlato dell’Africa come «il continente della speranza che ha tanti valori e punti di forza da valorizzare», ma soprattutto come il continente La Chiesa nel mondo a cura di Sergio Frassetto MC RUBRICHE # Benin - gigantografie che danno il benvenuto al Papa nel paese africano. 8 MC GENNAIO-FEBBRAIO 2012

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