Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2012
SCHEDE: puoi trovare le quat- tro schede integrali nella ver- sione on line di questo arti- colo: http://amico.rivistamissio- niconsolata.it . Rubrica amicomondo . ANNALENA TONELLI. Missionaria Laica martire in Somalia. Trent’anni trascorsi tra i somali malati e handicappati, guada- gnandosi il rispetto dei musulmani. Cre- deva nel dialogo fra le religioni. Già nel ‘93 mise in guardia dal fondamentali- smo. Il 5 ottobre del 2003 venne uccisa a Borama. Credeva nel dialogo, An- nalena. Senza nascondersi diffi- coltà e rischi. Ma la sua era una scommessa sui tempi lunghi, su una presenza fedele e discreta, nel segno del «come loro». «Il dialogo con le altre religioni è questo - scrisse nel suo testamento spiri- tuale -. È condivisione. Non c’è bi- sogno quasi di parole». SUOR CELIA CRISTINA BAEZ. Missionaria della Con- solata a Djibouti. «Djibouti è un paese senza alcuna attrattiva, senza il colore verde che caratterizza gene- ralmente l’Africa, qui c’è solo siccità, tanta povertà, tanto deserto, tanto grigio. Eppure è in mezzo a questa realtà e in questo clima torrido e caldo che ho imparato a scoprire la ric- chezza della gente giboutina espressa nei loro volti, nel loro ca- lore umano, nella loro amicizia e nella loro storia. Originaria dell’Argentina ho impa- rato nella mia terra che ciò che ve- ramente conta è sapersi fermare per ascoltare e per scoprire l’al- tro, per condividere la vita, so- prattutto per scoprire negli occhi delle donne, delle ragazze e dei bambini la gioia e il dolore che la vita stessa comporta». MONS. PAUL HINDER. Uno svizzero nel Golfo. «Il fatto di non essere musulmano crea una sorta di barriera fra noi e gli autoctoni… come non musul- mani, noi siamo di fatto cittadini di serie C, vescovo compreso… Vengo trattato con rispetto, … ma devo in un certo senso “stare al mio posto”». Sopportazione, incomprensioni, difficoltà pratiche… Ma allora es- sere vicario nella penisola arabica è una specie di condanna? Monsi- gnor Hinder scoppia a ridere: «Ma scherza? Al contrario, essere ve- scovo qui è straordinario! … i miei amici di messa venuti in visita qui hanno constatato una fede e una vitalità che non vedono da nes- suna parte in Europa… qui speri- mentiamo che cosa significhi con- vivere fisicamente con persone e culture diversissime…». RENATO CASIRAGHI. L’architetto di Dio a Doha Casiraghi confessa che la vici- nanza con un popolo molto reli- gioso ha rafforzato anche la sua pratica di cristiano. Per spiegarsi, mi racconta un aneddoto di vita quotidiana: «L’altro giorno mi tro- vavo per lavoro in un ufficio del Ministero dei lavori pubblici e, ve- nuta l’ora della preghiera islamica, il funzionario si è ritirato a pre- gare. Allora, anch’io mi sono siste- mato in una stanzetta per parlare con il mio Dio… Vivere qui ci rende automaticamente testimoni di Cristo, perché i qatarini ci os- servano in quanto cristiani: noi ab- biamo la responsabilità di mo- strare che il cristianesimo non è identificabile con lo stile di vita amorale e ateo che va per la mag- giore in Europa». 70 amico GENNAIO-FEBBRAIO 2012 LAVORO DI GRUPPO (45’ circa): i presenti vengono suddivisi in 4 gruppi (o multipli, se sono più di 20-25 persone). Si consegna ad ogni gruppo il seguente mate- riale: un cartellone con il disegno della sagoma di una figura umana; matita, gomma, pennarelli; fogli bianchi e colorati, riviste missiona- rie (che si possano ritagliare), for- bici e colla; fotocopia della testi- monianza. Ogni gruppo avrà circa 20 minuti di tempo per leggere la testimo- nianza e rappresentare (con creati- vità, attraverso il materiale rice- vuto) gli elementi più significativi della fede cristiana del personag- gio, di come la vive e di come la testimonia agli altri, mettendo in evidenza sia gli aspetti positivi che quelli di difficoltà. In seguito i gruppi presentano, in plenaria, la propria figura di cristiano che vive e testimonia la propria fede in terra d’Islam. Le quattro testimonianze sono di Annalena Tonelli (Missionaria Laica martire in Somalia); Sr. Celia (Missionaria della Consolata in Dji- bouti); Vescovo Paul Hinder (Vica- rio apostolico d’A- rabia); Renato Ca- siraghi (architetto a Doha, Qatar). CONCLUSIONE (10’): i presenti condividono libe- ramente la parola che più di tutte li ha sensibilizzati sul tema e che più provoca il modo di vivere e testi- moniare la propria fede cristiana. Deborah Corti Biografie di cristiani martiri in terre d’Islam: Miela Fagiolo D’Attilia e Roberto Zanini, «Io sono nessuno». Vita e morte di Annalena Tonelli , Edizioni San Paolo, Milano 2005; Don Andrea Santoro, Lettere dalla Turchia , Città Nuova, Roma 2006; Stefania Raspo, Tutto in tre parole. Suor Leonella Sgorbati, missionaria della Consolata , Edizioni verso l’arte, Cerrina (Al) 2011. © Af MC/2003 © terrasanta net © consolazione org
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=