Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2012

GENNAIO-FEBBRAIO 2012 MC 7 più snelli, essenziali, scritti chiari con caratteri più grossi. La nostra rivi- sta sembra che voglia e- saurire lo scibile in pagi- ne difficili da affrontare. Recentemente si rispon- deva a dei seminaristi che non volevano più rice- vere la rivista perché ne ricevevano troppe. Nella risposta si argomentava che la nostra rivista è a difesa dei poveri, degli impoveriti del Sud del mondo, che combatte le ingiustizie sociali ed eco- nomiche del pianeta. Sa- crosanta verità, ma se l’accesso a questo stru- mento è difficile come farà la rivista a raggiun- gere il suo scopo? I complimenti sono molti e la rivista ha acquistato un aspetto più missiona- rio, almeno un po’ di più. Certe rubriche sono un po’ tendenziose e non og- gettive [...]. Avendo molto tempo a di- sposizione ho letto molto «Missioni Consolata» spinto anche da qualche padre che neppure la a- pre e anche da altre per- sone che hanno la stessa idea di parzialità. Una coppia di giovani ai quali ho mandato la rivi- sta la ritiene molto buona però dovrebbe essere più snella e accessibile a vari ceti di persone. Tanti auguri! Alex Moreschi 23/8/2011 la realtà è che spesso il potere, sotto qualunque forma si presenti, politica o religiosa, serve solo se stesso o il bene di alcuni a danno di altri. La paura di dare all’altro ciò che si reclama per sé... arma le mani e il cuore...  ( pochi giorni prima di essere ucciso aveva scrit- to ) ... due errori credo sia- no da evitare: pensare che non sia possibile la convi- venza tra uomini di reli- gione diversa oppure cre- dere che sia possibile solo sottovalutando o accanto- nando i reali problemi, la- sciando da parte i punti su cui lo stridore è maggiore, riguardino essi la vita pubblica o privata, le li- bertà individuali o quelle comunitarie, la coscienza singola o l’assetto giuridi- co degli stati. Crediamo che questi pensieri possa- no essere elaborati da tutte le persone di “buona volontà”, che siano cre- denti e non credenti, che si richiamino alla sola ra- gione o anche alla Rivela- zione, perché ognuno possa aprirsi ad un dialo- go vero ( e non ad un mero dibattito ), che porti ad una convivenza pacifica nel ri- conoscimento e rispetto reciproco. Associazione Don Andrea Santoro Bibliografia: Lettere dalla Turchia , Città Nuova, 2006 - Diario di Terra Santa , San Paolo, 2010 - DVD, La fede è partenza , Città Nuo- va 2007 - DVD, Don Andrea Santoro sacerdote e parroco a Roma , Associazione don Andrea Santoro 2010. RICORDANDO P. ALEX MORESCHI È morto venerdì 9 settem- bre a Malonno (Brescia), all’età di 66 anni, di cui 43 di professione religiosa e 38 di sacerdozio, padre A- lessandro Moreschi, Mis- sionario della Consolata, per anni membro e ani- matore della comunità operante a S. Valentino (Castellarano). Il funerale si è tenuto a Malonno do- menica 11 settembre. Padre Alex, dopo anni di missione in Kenya, era rientrato in Italia per oc- cuparsi dell’animazione missionaria. È così che lo abbiamo conosciuto in Diocesi e in particolare al Centro Missionario, sem- pre estremamente dispo- nibile e collaborativo, sia per l’attività ordinaria co- me per i servizi straordi- nari, quali l’accompagna- mento di giovani nei viaggi missionari in Madagascar e in Rwanda (e anche Tan- zania e Kenya). Lo ricordiamo con affetto, riconoscenza ed ammira- zione per la generosità, per la franchezza, per la libertà interiore e la pa- zienza, di cui ha dato prova straordinaria in questi ul- timi due anni, alle prese con la malattia inesorabile che lo ha consumato… Il Centro Missionario Diocesano di Reggio Emilia P. Alex Moreschi è stato ospite delle pagine di questa rivista più di una volta ( l’ultima su MC 7- 8/2008, pag. 70 ), sia quando era in missione in Kenya che quando impe- gnato nell’animazione missionaria qui in Italia. Appassionato lettore e critico della rivista, pochi giorni prima del suo ri- torno alla casa del Padre ci aveva scritto una lunga lettera. Ve ne offriamo dei passaggi. Complimenti, la rivista ha migliorato tantissimo ultimamente. I dossier sono interessan- ti, specie l’ultimo sul capi- tolo e il carisma dei mis- sionari della Consolata. Devo dirvi che una coppia che era anche impegnata missionariamente mi ha chiesto di disdire l’abbo- namento. Le motivazioni sono due: è troppo impe- gnativa negli articoli, per- ché troppo approfondita e densa. Il secondo motivo perché è di parte e setta- ria su qualche argomen- to, cioè non scopre il ro- vescio della medaglia su certe questioni (OGM, Madre terra, palestinesi, politica sud americana, etc.). Si vuole scrivere troppo, senza tenere presente a chi va la rivista e chi la legge (in genere gente che ha da fare e non ha tempo di approfondire e anche anziani). Ho in mente dei mensili che scrivono di argomenti molto impegnativi e sono # La Bibbia con cui Don Andrea pregava quando fu ucciso. © Palumeri 2008

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