Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2012

lore e quindi si tende ad assu- mere comportamenti, che pos- sono essere dannosi per sé stessi e per gli altri. Inoltre non dimentichiamo che l’effetto disi- nibente dell’alcol lascia ben pre- sto il posto, dopo un’iniziale euforia, ad uno stato depressivo. C’è poi chi è convinto che l’alcol possa aiutare in caso di shock, ma anche questo è un errore perché, come già detto, l’alcol provoca la dilatazione dei capil- lari, determinando un minore af- flusso di sangue agli organi in- terni, tra cui il cervello. Qualcuno pensa che l’alcol dia forza, ma invece esso attenua solo il senso di affaticamento e di dolore, senza quasi alcun ap- porto energetico per i muscoli. Contrariamente a quello che qualcuno pensa, l’alcol non to- glie la sete, ma invece tende a disidratare, poiché blocca l’or- mone antidiuretico, quindi fa au- mentare la diuresi e la sensa- zione di sete. Che dire poi del fatto che qual- cuno pensa che bere birra aiuti le neo-mamme a fare più latte? Come già detto, bevendo alcolici in gravidanza e durante l’allatta- mento, l’alcol passa diretta- mente al bambino, che non ha la possibilità di metabolizzarlo, su- bendone tutti gli effetti dannosi. Per produrre latte in quantità sufficiente al fabbisogno del bambino basta bere acqua ed avere un’alimentazione nu- triente. Rosanna Novara Topino donne affascinate da uomini, che stanno sorseggiando un supe- ralcolico. La realtà, però, è ben diversa. L’alcol, infatti, ha un ef- fetto soprattutto inibitorio sul si- stema nervoso ed inoltre il con- sumo di grandi quantitativi di al- colici compromette severamente tutto il circuito della sessualità, con danni talora permanenti sia nell’uomo che nella donna. Gli uomini, che consumano alcolici in dosi elevate possono infatti andare incontro ad impotenza, sterilità e perdita dei caratteri sessuali secondari maschili (ri- duzione della peluria e della massa muscolare), rischiando nel contempo di acquisire un ca- rattere di tipo femminile, cioè la ginecomastia , ovvero un ab- norme aumento delle mam- melle. Le donne invece possono andare incontro a sterilità ed a problemi mestruali. Inoltre non bisogna dimenticare che l’effetto disinibente dell’alcol può portare a trascurare, durante un rap- porto sessuale, quelle norme precauzionali, che proteggono dal rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili. Pe- raltro, sotto l’effetto dell’alcol si ha una diminuzione della perce- zione del rischio in generale, nonché delle sensazioni di do- che l’alcol aiuti a combattere il freddo, ma, come abbiamo già visto esso causa solo vasodilata- zione periferica, che dà una tem- poranea sensazione di calore e che, però, nel contempo porta ad una dispersione del calore in- terno con raffreddamento del corpo e rischio di assidera- mento, quando ci si trovi esposti a freddo intenso. Un altro errore, in cui molti ca- dono è quello di considerare l’al- col una specie di afrodisiaco ca- pace di favorire le relazioni ses- suali. Addirittura, in certe cul- ture, si associa la capacità di reggere bene l’alcol, cioè la tol- leranza, ad un’immagine di viri- lità. Molto spesso anche le pub- blicità di alcolici (ed il cinema) trasmettono un’idea di questo tipo: basta pensare a quante volte abbiamo visto immagini di 64 MC GENNAIO-FEBBRAIO 2012 MADRE TERRA UN PIL PIENO D’ALCOL I l giro d’affari degli alcolici è gigantesco. In occasione di Vi- nitaly 2011 è stata fatta una stima del giro d’affari annuo della vitivinicoltura in Italia di circa 20 miliardi di euro. Per quanto ri- guarda il consumo di aperitivi (i cosiddetti spritz), secondo l’Adoc (Associazione per la difesa e l’o- rientamento dei consumatori), il volume d’affari giornaliero in Ita- lia, corrispondente al consumo di circa 1 milione di aperitivi, sa- rebbe di ben 35 milioni di euro. Per quanto riguarda le vendite dei superalcolici in Italia, nel 2010 esse hanno sfiorato gli 1,2 miliardi di euro. Secondo una ricerca dell’ Insti- tute of Alcohol Studies del Regno Unito, in base ai dati del 2003, il totale dei costi per il consumo di alcolici nell’Unione europea è stato di 125 miliardi di euro, equi- valente all’1,3% del Pil, valore che si avvicina a quello attribuito al tabacco. Quanto alla birra, la bevanda al- colica più amata dai giovani, nel 2008 a livello mondiale ne sono stati consumati 180 miliardi di li- tri, che hanno fruttato entrate per 400 miliardi di dollari. RNT # Sopra : campagna pubblicitaria contro l’abuso di alcol, che utilizza l’arma dell’ironia.

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