Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2012
può continuare a circolare libe- ramente, andando a danneg- giare tutte le cellule, i tessuti e gli organi con cui viene a con- tatto. L’acetaldeide derivante dall’ossidazione dell’alcol si uni- sce alla dopamina, formando te- traidrosochinoline, che sono de- gli oppiacei. Inoltre l’alcol può essere metabolizzato anche da altri enzimi epatici, responsabili del metabolismo di alcuni far- maci. I diversi meccanismi di metabolizzazione dell’alcol en- trano in azione in tempi diversi, a seconda della quantità di alcol ingerito, quindi il fegato si abitua a smaltirne quantità sempre maggiori (aumento della tolle- ranza). Tutto ciò non è però privo di conseguenze: in primo luogo il fegato è sottoposto all’azione tossica di sempre maggiori quantità di alcol, che finiranno con il danneggiare le sue cellule, gli epatociti, fino a causare stea- tosi epatica, epatopatie acute e croniche o cirrosi epatica. Inol- tre, può venire accelerato anche il metabolismo di alcuni farmaci (tra cui gli ormoni e le vitamine), di cui è perciò necessario au- mentare le dosi, per ottenere lo stesso effetto. I bevitori possono sviluppare delle patologie anche gravi, causate dalla carenza di tali farmaci metabolizzati troppo velocemente (ad esempio, poli- neuropatie, malnutrizione, pro- blemi sessuali). Come abbiamo visto, dall’ossidazione epatica dell’alcol si formano delle so- stanze oppiacee, che al pari del- l’eroina, della morfina e del me- 62 MC GENNAIO-FEBBRAIO 2012 gassate, se gli alcolici sono ad alta gradazione ed in caso di ga- strite. L’assimilazione è invece più lenta se lo stomaco è pieno e se i cibi ingeriti sono ad alto con- tenuto di grassi. Una volta assi- milato, l’alcol raggiunge tutti i distretti corporei in tempi di- versi: in 10-15 minuti raggiunge il fegato, il cervello, il cuore ed i reni; dopo circa un’ora arriva ai muscoli ed al tessuto adiposo, dove tende a concentrarsi. IL FEGATO E LE SUE «FATICHE» In quanto sostanza tossica, l’al- col etilico deve essere metabo- lizzato dal fegato, per ridurne la nocività. Il metabolismo consiste nell’ossidazione completa del- l’alcol, che viene trasformato in acetaldeide, grazie all’enzima epatico alcol-deidrogenasi (Adh), per una quota tra il 90%-98%, mentre il resto viene eliminato attraverso l’urina, le feci, il latte materno, il sudore e l’aria espi- rata. Il fegato è capace di meta- bolizzare l’alcol in quantità di 7 g/ora, quindi l’alcol in eccesso tadone agiscono sul sistema do- paminergico e sul sistema op- pioide endogeno, provocando un forte stimolo motivazionale al consumo, per ottenere gratifica- zione. L’azione di queste so- stanze si esplica particolar- mente sull’asse ipotalamico-ipo- fisario, inducendo un’alterata produzione di melatonina, l’or- mone del sonno, ed inoltre di or- mone adrenocorticotropo (Acth) e di β -endorfine, interferendo quindi su tutti i settori neuroen- docrini. Questo spiega la ridotta capacità di fare fronte agli stress, da parte dei forti bevitori, al pari dei consumatori di oppiacei. Inol- tre l’alcol, come i barbiturici, fa parte dei depressori non selettivi del sistema nervoso centrale. Si tratta di sostanze capaci di in- durre (a dosi crescenti) delle al- terazioni comportamentali pro- gressive, che vanno da un effetto ansiolitico e disinibente, ad uno sedativo-ipnotico, fino al coma ed alla morte per depressione dei centri cerebrali regolatori della respirazione e della fun- zione cardiocircolatoria. Poiché, inoltre, l’alcol stimola la libera- zione di dopamina, l’astinenza da esso porta ad una drastica ridu- zione di tale sostanza, che è as- sociata al piacere ed all’euforia, per cui il soggetto va facilmente incontro ad anedonia (incapacità a provare piacere) ed a disforia (alterazione dell’umore), caratte- ristiche dell’astinenza da altre sostanze come la morfina, la co- caina, le anfetamine e la nicotina. Si instaura perciò una vera e pro- MADRE TERRA # Sotto : tutte le 4 bevande alcoliche (con gradazione e quantità inversamente proporzionali) equivalgono a 12 grammi di alcol, che comportano una concentrazione di 0,2 grammi di alcol nel sangue di una persona di circa 60 chili di peso a stomaco pieno. # Pagina accanto : Sean Connery-James Bond con l’immancabile bicchiere.
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