Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2012
Mepanhira divenne presto il cen- tro propulsore dell’evangelizza- zione del sud del Niassa, dando origine a nuove parrocchie, come Mitucue (1939) e Maua (1940), che a loro volta, dopo la II guerra mondiale, diedero vita ad altre fondazioni. Fiore all’occhiello di Mepanhira fu la nascita delle «Suore del- l’Immacolata Concezione», la prima congregazione di suore mozambicane, fondate da padre Oberto Abondio. Con l’indipendenza del Mozam- bico (1975), tutta la missione fu nazionalizzata e i missionari cacciati. Trasformata in base mi- litare del Frelimo e gli edifici ri- dotti a caserme, Mepanhira fu più volte bombardata e saccheg- giata dai soldati della Renamo. Solo Chipenenga, ormai cieco, rimase al suo posto e per 12 anni continuò a rincuorare i cri- stiani, sfidando le minacce del Frelimo e le pallottole della Re- namo, finché un nipote lo portò in salvo a Mecanhelas. Tornata la pace, da Mecanhelas i missionari ripresero la cura delle comunità di Mepanhira e ne fondarono di nuove, restaura- rono la chiesa e le altre strut- ture, e nel 2003 consegnarono la parrocchia al clero locale. «Con MOZAMBICO canhelas, insieme al portoghese padre José Neves. Entrambi hanno in cura 180 comunità cri- stiane: 140 formano la parroc- chia di Mecanhelas, altre 40 quella di Entre Lagos. «Il nostro è anzitutto e natural- mente un lavoro pastorale - con- tinua padre Rogelio - di evange- lizzazione e servizio sacramen- tale, visite alle comunità e ani- mazione vocazionale e missiona- ria, formazione di catechisti, ani- matori di comunità, operatori ecclesiali: è la cosiddetta chiesa ministeriale, caratteristica in tutto il Mozambico, cioè, una chiesa dove i laici sono chiamati ad assumere e svolgere ruoli im- portanti nella vita della comunità cristiana». Alla pastorale religiosa si ag- giungono una folta serie di ini- ziative e progetti di carattere so- ciale: corsi di risorse umane, do- poscuola per alunni in difficoltà, servizi sanitari, laboratori di car- un certo rammarico - confessa padre Diamantino principale ar- tefice della risurrezione di Me- panhira quando era parroco di Mecanhelas -. Se ne va così un pezzo della nostra storia, la se- conda missione fondata dai mis- sionari della Consolata in Mo- zambico; ma ne siamo anche fe- lici, poiché il seme gettato in tanti anni di lavoro ha portato frutto, fino alla maturità della Chiesa locale. MECANHELAS: VULCANICA MISSIONE «Anche in questa zona troviamo comunità molto antiche, formate dai nostri primi missionari. È la parte più evangelizzata del Niassa, popolata dall’etnia ma- cua , molto aperta al vangelo, a differenza della popolazione del nord del Niassa in prevalenza musulmana» spiega il confra- tello colombiano padre Rogelio Alarcón, attuale parroco di Me- 58 MC GENNAIO-FEBBRAIO 2012 # Santuario della madonna di Fatima, parrocchia di Mecanhelas, fondata da padre Mario Spangaro nel 1966. # Mepanhira, chiesa dedicata a Santa Teresa del Bambino Gesù e casa parrocchiale.
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