Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2012
2006 e novembre 2007, 2.500 lavoratori protesta- rono chiedendo condizioni di vita migliori e paghe più adeguate. Il Ministero del Lavoro rispose facendo intervenire la polizia e minacciando i manifestanti di deportazioni in massa nei loro paesi d’origine. Samer Muscati, ricercatore dell’ Human Rights Watch (Hrw), mi descrive una situazione disastrosa: «I lavoratori stranieri impiegati in ditte edili vengono pagati tra i 100 e i 250 euro al mese per lavorare 12 ore al giorno, 6 giorni alla settimana. Molto spesso le compagnie che assoldano gli operai sequestrano loro i passaporti per ricattarli, obbligandoli a lavorare senza alcuna condizione di sicurezza. I sindacati sono inesistenti; chi solo cerca di organizzare un’as- sociazione che tuteli i diritti dei lavoratori viene im- mediatamente espulso». Fuori dal Burj Khalifa , incontro Ravi, un lavoratore indiano. È la sua pausa pranzo e ci sediamo all’ombra dei luccicanti vetri che ricoprono la facciata del grat- tacielo: «L’ Arabtec , la ditta che ha costruito il Burj Khalifa , ci alloggiava in una cinquantina di campi la- voro sparsi attorno a Dubai, lontano dagli occhi dei turisti. A loro si deve far vedere il paradiso». Vedere questa povertà assoluta, infatti, rischierebbe di smantellare il mito di Dubai come una sorta di Disneyland araba. Eppure lo sceiccato di Dubai è stato il primo nella storia a denunciare la tratta degli schiavi nel 1820, quando con il governo di Sua Maestà siglò il « Gene- ral Maritime Peace Treaty ». IL PARADISO CHE NON C’È Con un gruppo della Caritas visito uno di questi quartieri e mi ritrovo in una fogna a cielo aperto: sporcizia ovunque, case fatiscenti dove in pochi me- tri quadrati alloggiano anche 20 persone in un’atmo- sfera di promiscuità assoluta. Le latrine sono peren- nemente intasate e d’estate, con 50 gradi, l’odore è nauseabondo; una sorta di cappa infernale che rende la vita impossibile. L’acqua, bene prezioso per una città come Dubai, viene spesso razionata per per- GENNAIO-FEBBRAIO 2012 MC 47 MC CRISTIANI NELLA PENISOLA ARABICA Lavoratori immigrati in un cantiere di Dubai. Abu Dhabi, il Ferrari World : unico parco tematico al mondo dedicato alla scuderia di Maranello. © Piergiorgio Pescali 2011 © Piergiorgio Pescali 2011
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