Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2012

N ell’ultimo viaggio in Tan- zania ho visitato luoghi, tribù, realtà che non avevo mai visto, percor- rendo centinaia di chilometri su strade dove i grandi protagonisti sono sabbia e spine, per la- sciarmi poi coinvolgere da realtà lontane anni luce dalla nostra. Ho conosciuto nuove etnie e i missionari che lavorano, cre- scono, conoscono, imparano e vivono con loro, a temperature altissime senza acqua, né luce, tanto meno la rete per usare il cellulare. Ho ascoltato storie di vita di mis- sionari che vivono lottando ogni giorno per avere acqua e per far funzionare pannelli solari. Un mondo che non immaginavo. I miei occhi, prima ancora della macchina, hanno fotografato scene di vita quotidiana «ar- caica»: donne che timidamente mi osservavano mentre con la zappa in una mano e la tanica nell’altra facevano la fila presso uno dei rari pozzi della zona, co- struiti dai missionari; sguardi di donne e di bambini che conti- nuano a interrogarmi. Mai come in questo viaggio ho capito che non potevo fare altro che ascol- tare, vedere e immagazzinare sensazioni da trascrivere e rac- contare. VERSO LE MISSIONI DELLA RIFT VALLEY Con padre Giacomo Baccanelli, superiore regionale dei missio- nari della Consolata, partiamo prestissimo da Iringa, alla volta delle missioni di Manda, Sanza ed Heka. REPORTAGE DALLE MISSIONI NELLA RIFT VALLEY: MANDA E SANZA (1) Manda è la missione ultima nata, generata dalla parrocchia di Sanza; entrambe si trovano nella Rift Valley, con temperature altissime, dove siccità e carestia sono cicliche e drammatiche: qui ho conosciuto nuove etnie, ho visto scene di vita quotidiana «arcaica», ho ascoltato storie di vita missionaria inimmaginabili... Ho immagazzinato forti sensazioni e non posso fare altro che condividerle. GENNAIO-FEBBRAIO 2012 MC 19 TANZANIA TESTO E FOTO DI ROMINA REMIGIO # Strada nella savana della Rift Valley. AI CONFINI DELLA SPERANZA

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