Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2012
# Sopra. Baracche di terremotati sulle colline di Port-au-Prince e prefabbricati nel comune di Léogane. # Sotto . Un corso di formazione per donne a Léogane. cili condizioni di voto e brogli massicci. «Le elezioni sono state una farsa: disprezzo assoluto della popola- zione e risultati inattendibili. La maggioranza dei settori della so- cietà haitiana non le voleva in quel momento». Chi parla è Suzy Castor, storica, grande intellet- tuale, e co-fondatrice, insieme al marito, il compianto Gérard Pierre-Charles, di uno dei mag- giori partiti haitiani, l’Opl (Orga- nizzazione del popolo in lotta). I sostenitori di Martelly - anche lui senza un partito, ma appog- giato da migliaia di fans - non accettano la sconfitta e scen- dono in piazza con violente ma- nifestazioni. Martelly è legato alla destra du- valierista e aveva sostenuto il colpo di stato del 1991 contro il presidente Aristide. Ha molto seguito e uomini fidati nelle po- polose bidonville della capitale. Si rischia il caos totale nel paese devastato dal terremoto e in preda a un’epidemia di colera mai vista. ELEZIONI «COMMISSARIATE» Le diplomazie Onu e soprattutto Usa si mettono in moto. Si de- cide una riconta di verbali di voto (non dei voti) per modificare il ri- sultato del primo turno. Lo scarto tra Célestin e Martelly è minimo (si parla di 6.800 voti), nulla in confronto ai brogli verifi- cati e denunciati da organizza- zioni di difesa dei diritti umani haitiane e di monitoraggio elet- torale internazionali. Hillary Clinton fa un viaggio lampo a Port-au-Prince e con- vince René Préval a ritirare (informalmente) il suo candi- dato. La riconta (pilotata) delle «elezioni farsa» ribalta il risul- tato: Martelly si ritrova al se- condo posto a spese di Célestin, che si ritira in buon ordine. Al secondo turno, rinviato al 20 marzo, Martelly surclassa Mani- gat con una percentuale di 67,7% delle preferenze. L’affluenza è sempre molto bassa, meno del 20% degli aventi diritto. Intanto la coalizione di Préval, Inite , ottiene la maggioranza dei seggi a camera e senato. UN PRESIDENTE DEL PASSATO L’arrivo alla presidenza di Sweet Mickey legato alla classe domi- nante haitiana è un vero passag- gio storico. Si tratta del ritorno dell’oligar- chia al potere dopo 25 anni di lotte e rivoluzioni dei movimenti sociali. Un’oligarchia che ha ra- dici storiche nella rivoluzione di fine XVIII secolo, e che ha sem- pre mantenuto le distanze dal popolo, quasi non esitesse. La novità è l’atteggiamento po- pulista di Martelly, uno show man , che ama il bagno di folla, va in mezzo alla gente, inaugura scuole, fa promesse. Atteggia- mento non sempre ben visto da- gli altri esponenti dell’oligarchia. Martelly ha anche amici sco- modi, come il colonnello Michel François, il capo della polizia che assieme al generale Raoul Cé- dras aveva condotto il sangui- noso colpo di stato del 1991 (in tre anni fece circa 5.000 vittime, GENNAIO-FEBBRAIO 2012 MC 15
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