Missioni Consolata - Dicembre 2011

DICEMBRE 2011 MC 91 MC RUBRICHE sima parte - in alcuni casi - è pa- gata come tassa di prospezione (cf. Vandana Shiva, Il mondo sotto brevetto , Ed.Feltrinelli). Un contributo ridicolo che rende davvero reale la dimensione smisurata della truffa perpetrata ai danni del Sud. Secondo alcune recenti ricerche elaborate dal WWF, OMS e IUCN (l’Unione In- ternazionale per la Conserva- zione della Natura) il valore commerciale dei prodotti farma- ceutici elaborati a partire dalle piante tropicali si aggira intorno ai 147 milioni di dollari. Una cifra enorme di cui, solo lo 0,001% delle cosiddette royalties , arriva alle comunità locali (cf. Davide Ranzini, in http://www.peace- link.it/ecologia/a/9978.html ) . Ma il rafforzamento della proprietà intellettuale inizia a colpire an- nee guida su come intervenire in tema di lotta globale alle biopi- raterie. Un impegno congiunto che pone l’attenzione sul legame fra conservazione delle piante medicinali e cura della salute. «Salvare le piante che salvano la vita!». È questo il monito e la consapevolezza di fronte al co- stante depauperamento di molte delle specie più richieste a scopo sanitario. Proprio a causa dell’u- tilizzo commerciale e della bio- pirateria, il problema si è aggra- vato. Anche i numeri parlano chiaro. Globalmente, il valore corrente del mercato mondiale delle piante medicinali utilizzate se- condo le indicazioni delle comu- nità locali e indigene, viene sti- mato in circa 43 miliardi di dol- lari. Di questi solo una piccolis- dente. Un assurdo paradosso. E così accade che i paesi del Sud del mondo, da cui proviene la maggior parte delle specie vege- tali brevettate, stanno perdendo il diritto di utilizzarle. Questo succede perché le normative di controllo a tutela del patrimonio locale sono ancora troppo limi- tate e demandate all’improbabile capacità coercitiva di molti go- verni locali. SALVARE LE PIANTE CHE SALVANO LA VITA Troppo spesso, il confine che se- para l’ispezione sperimentale degli ecosistemi a scopo scienti- fico dal puro saccheggio indebito è davvero labile. Purtroppo gli accordi internazionali sui diritti di proprietà intellettuale (Dpi) si- glati negli ultimi anni dai governi nazionali lasciano ancora spazi di ambiguità tali da permettere alle multinazionali dell’agroin- dustria e della farmaceutica di brevettare sementi e farmaci forzando i limiti normativi che tutelano blandamente le società tradizionali e gli ecosistemi. Ep- pure le grandi multinazionali farmaceutiche sono sempre più preoccupate di dimostrare che possono contribuire alla conser- vazione dell’ambiente oltre alla preservazione della biodiversità del pianeta. La chiamano re- sponsabilità sociale dell’im- presa , un’espressione di facciata dietro la quale si cela spesso una realtà ben diversa. Negli ultimi anni la comunità scientifica internazionale sta cercando di proporre alcune li- PER FERMARE LA BIOPIRATERIA La bioperateria sta estendendo i suoi tentacoli su tutto quello che può rendere, comprese le verdure e i cereali coltivati da millenni. Per sapere e agire vai a: www.alt.no-patents-on-seeds.org

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