Missioni Consolata - Dicembre 2011
76 MC DICEMBRE 2011 VESCOVI D’AFRICA sulmane. Questo ha acceso un dibattito sulla stampa con posi- zioni diverse. La stampa di lin- gua francese, ricordava che la Costituzione algerina riconosce la libertà di coscienza. I giornali in lingua araba scrivevano: «L’I- slam è la religione dello stato, questo ha la responsabilità di di- fendere l’Islam, non può lasciare la possibilità a questi gruppi di creare comunità …». Pur non interpellati, noi abbiamo detto che una scelta religiosa viene dalla coscienza umana e che bisogna rispettarla, ma che si fa tenendo in conto la società in cui si vive, la famiglia. Nel 1986 è stata fatta una legge contro il proselitismo con pena di reclusione in prigione. Ma di fatto non è mai stata applicata. L’anno scorso, a febbraio 2010, il ministero degli Affari religiosi ha organizzato un incontro di due giorni sul tema del proselitismo. Penso fosse la prima volta, che in un paese arabo musulmano, si facesse una riflessione su questo. In genere si dice che un musul- mano non ha diritto di lasciare la sua religione, anzi, il diritto mu- sulmano dice che chi lascia l’I- slam deve essere ucciso. Ma con le conversioni degli evangelici i dibattiti che si sono moltiplicati sulla stampa, la que- stione ha avuto uno spazio pub- blico. Le conclusioni sono state: l’Islam è la religione dello stato e non viene accettato il proseliti- smo organizzato, però la Costi- tuzione riconosce la libertà di coscienza, se una persona fa una scelta, questa è personale, però l’importante che non si faccia propaganda. Questa è la posizione dello stato, ma non è la posizione della so- cietà. Nelle famiglie è inconcepi- bile che un membro nato musul- mano diventi cristiano. La con- versione è più accettata dalle fa- miglie berbere, piuttosto che da quelle arabe, specialmente della Kabilia (Nord-Est) dove la popo- lazione non ha cultura araba. I kabili cercano le origini della na- zione prima dell’Islam, sosten- gono: “Noi prima dell’Islam era- vamo cristiani, eravamo ebrei, di religioni diverse, allora anche l’Isalm è venuto da noi in una forma di conquista”. In Kabilia si può trovare una famiglia che ac- cetti la conversione di uno dei suoi membri. I Kabili sono il 10% della popolazione, poi c’è un al- tro 10% di berberi, ma meno aperti dei primi. L’80% sono arabi musulmani e tra loro è più # Immagini di Algeri. L’interno di Notre Dame d’Afrique (sopra a sinistra) ; una moschea nella casbah (sopra) e algerini a passeggio sul lungo mare.
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