Missioni Consolata - Dicembre 2011
maggior parte dell’anno. Se i monti e le rocce e i fiumi e i sen- tieri potessero parlare quante belle e meravigliose cose ci direb- bero di Frate Ilarione (p. Rosso), di Frate Bernardo (p. Aimo), di Frate Ginepro (p. Albertone), di Frate Pacomio (p. Bellani), e di tutti gli altri, come tante belle cose ha cantato il serafico p. Aimo nelle sue innamorate odi del Jombene. 1915, LE SUORE Nel 1915, il paese parve abba- stanza sicuro, cosicché mons. Perlo permise alle Suore Vincen- zine di stabilirsi a Imenti che nel frattempo (1913) aveva soppian- tato la missione primitiva di Keeja malsana e senza acqua [ Le autorità, sotto l’influsso dei prote- stanti ostili all’insediamento dei cattolici, avevano assegnato un terreno che durante le piogge si al- lagava facilmente. Dopo le giuste lamentele, fu permesso di sce- gliere un posto più sano nel giro di un’ora di cammino. Mandato dal vescovo, P. Giovanni Chiomio, pro- verbiale per la precisione dei suoi passi e la sua resistenza, per- LE SETTE SORELLE IMENTI (o MUJWA) Fu fondata nel 1911. Il primo cristiano fu battez- zato il 17 sett. 1916. Nel 1926, alla creazione della prefettura, i Cristiani erano appena 72. Al 31 di- cembre 1950 sono 3.932 [ nel 2005 sono 34.900, senza contare Mitunguu e Nkubu ]. Le 18 out- schools ( scuole cappelle ) contano un 2.000 al- lievi. [ Al 1950 ] vi è un catecumenato presso ogni scuola. Altre opere della stazione: asilo infantile; famu- lato per le ragazze sposande, opera questa che scioglie tante difficoltà e che prepara le ragazze al matrimonio cristiano; una efficiente scuola industriale diretta dal fr. Serafino; un laborato- rio fornito delle macchine più moderne, diretto dal fr. Cesare Balagna; una scuola di scalpellini in pietra, creata e diretta dal fr. Virgilio e che ha già fornito statue e altari e ornamenti alla nuova Cattedrale e forma l’ammirazione di quanti ne vedono le opere. Non vanno dimenticate le numerose squadre di calcio, quasi una per scuola, e due presidi della Legione di Maria. catechista ha un brivido, e facendomisi più dap- presso, me le mostra col dito teso e gli occhi sbarrati. Anch’io però come lui ho già compreso il grave peri- colo scampato: se fossimo stati un tre minuti più avanti saremmo caduti senza dubbio vittime sotto i piedi di quel bestione [...]. Passato quel momento di emozione, acceleriamo nuovamente il passo e ci portiamo su di un piccolo poggio dominante la valletta. Vi troviamo affollati molti indigeni, specialmente donne e fanciulli, che avevano abbandonato inconsideratamente i villaggi ed erano saliti su quell’altura per essere più al sicuro, DICEMBRE 2011 MC 53 MC MERU: CENT’ANNI... La prima chiesa di Imenti. La foto è posteriore al 1915 perché vi sono già ritratte le suore del Cottolengo. Sotto, da sinistra: i due pionieri di Imenti, p. Balbo Giovanni (1884-1937), che divenne il futuro prefetto apostolico, e p. Olivero Luigi (1884-1956). 1.
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