Missioni Consolata - Ottobre 2011

OTTOBRE 2011 MC 5 Cari mission@ri fatto passare. Riposa in pace». Kodi Bartholomew «Quando parlava della fondamentale importanza dell’intimità con Cristo, non diceva solo una teo- ria, ma esprimeva la con- vinzione profonda di un missionario pieno di pas- sione». Julie Muya I giovani del Consolata Shrine di Nairobi hanno condiviso la foto ( qui sot- to ), fatta al termine del ritiro quaresimale 2010. OFFRO ABBONAMENT0 Gentile Redazione, Vi sarei grata se poteste inviare la Vostra bella ri- vista alle suore Clarisse di Pollenza. Per questo aumenterò la mia offerta annuale visto che le suore non sono in grado di per- mettersi l'abbonamento alle riviste missionarie ma desiderano molto informarsi su quello che succede nel mondo. Vi ringrazio infinitamente e Vi auguro buon lavoro Marina Colacchi via e-mail 06-07-2011 Grazie di cuore per il so- stegno alla rivista attra- verso il bel gesto di offri- re un abbonamento alle suore Clarisse che con la loro preghiera sono sem- pre molto vicine ai mis- sionari. tratti di un paese unito e felice, ignorare che viene gestito nemmeno giocan- do sulle regole che si è dato ma sulle sue con- traddizioni. Se a guidarlo sono regole “loro” e a loro funzionali, come continuamente si inculca nei Thai e si vor- rebbe inculcare nei fa- rang , non sono certo uni- versali come si vorrebbe far credere. Oggi non so- no nemmeno più condivi- se: certamente non dalla maggior parte della po- polazione che vede cre- scere il divario economi- co, sociale e culturale tra essa e le vecchie e nuove élite. Questo, e un culto, ormai smodato e indicato come antidoto a una vita senza prospettive, del denaro, incentiva anche la prostituzione, tollerata tra cultura e ne- cessità; questo riempie di materia prima i bordelli dei thailandesi e dei turi- sti del sesso. Un caro saluto Stefano Vecchia da Bangkok UN ANGELO SEMPRE IN FESTA Zio Vito carissimo, martedì 7 giugno (2011) ci hai salutati dopo una strenua lotta, durata qua- si dieci mesi, per non la- sciarci e quanto avremmo tutti desiderato poter go- dere ancora della tua gioia di vivere e del tuo entusiasmo! Ecco un pri- mo tratto della tua straordinaria personalità: uno smisurato affetto per tutti a partire da tua mo- glie Elsa. C’è un’altra tua caratteristica che ricordo con nostalgia: costruire e riparare utensili, inventa- re giocattoli ed altri og- getti funzionali con mate- riali di recupero per risol- vere qualche necessità pratica della vita in cam- pagna, che nel corso di tutte le stagioni richiede- va operazioni innumere- voli e diversificate nei vari luoghi. Quanta passione per la terra ed i suoi doni, per il vino e per la grap- pa! Quanto entusiasmo per i pomodori, i cetrioli, le cipolle, ecc.! Quanta dedizione alle rose, al giuggiolo, alle zinnie, alle dalie, ai gerani e all’aspi- distra! Quanta cura per l’alimentazione degli ani- mali! Quanta attenzione alla pulizia e all’aria nel granaio per la conserva- zione ottimale di quanto veniva depositato per l’in- verno! L’impegno come contadi- no, onorato in modo su- blime, non ti ha distolto da tanti altri interessi co- me quelli per le vicende storiche di cui le terre ve- neta e friulana sono state testimoni, per la lettura di Missioni Consolata , la Madonna di Castelmonte , Famiglia Cristiana e qual- che quotidiano, per porta- re la mente e il cuore alle vicende nazionali ed in- ternazionali e per cono- scere la cronaca che tan- te indignazioni ti suscita- va. La tua chiamata per il «cielo», il non luogo dove si vivono felicità, gioia di stare insieme, creatività incessante, incanto e sor- presa, ci lascia tutti più soli, ma sappiamo che in- sieme ai nonni e a mia mamma hai formato una squadra pronta ad inter- venire e ad intercedere per noi che, nella passio- ne per la vita, troviamo tante difficoltà da supera- re e tanti contrattempi. Continuiamo quindi a contare su di te ed abbia- mo la certezza che farai tutto il possibile ed anche l’impossibile. Grazie per la tua fede indomita che non ha mai avuto cedi- menti ed il rispetto per chi ha dedicato la vita al nostro Padre Celeste, se- guendo il modello del Fi- glio Gesù. Grazie per l’af- fetto ai sacerdoti e reli- giosi, con particolare riferimento ai nostri pa- renti come suor Anna Prosdocimi, fratel Agosti- no De Gaspari, suor Gian- na e suor Luisetta Scapin. Zio Vito meraviglioso, è stato un onore crescere con te ed aver goduto del tuo affetto, della tua sen- sibilità e delle tue lacrime di commozione! Aiuta i tuoi familiari ed anche me ad imitarti e a dare continuità alle passioni che hai coltivato, al bene enorme che hai fatto e al- l’amore che hai regalato senza risparmiarti. Tua nipote Milva Collegno, 4 luglio 2011 KWAHERI, PADRE TONY Il 12 agosto scorso, a Nairobi, è morto p. Anto- nio Bellagamba, nativo di Gambettola. Aveva 84 an- ni. Su Facebook molti giovani lo hanno ricorda- to. Tra gli altri. «Ho incontrato p. Tony per la prima volta nell’I- stituto di Filosofia a Nai- robi, dove ci insegnava psicologia. Era un uomo dall’aspetto modesto con una vena umoristica sen- za fine. I suoi sandali - che calzava anche quan- do aveva il vestito bello - rivelavano una persona che non aveva molti biso- gni materiali. Il porta- mento confidente sugge- riva uno che conosceva da dove veniva e dove stava andando. La sua risata schietta diceva che si tro- vava bene con i confratel- li, la sua gente e con quanto la vita gli aveva Continua da pag. 2 redazione@rivistamissioniconsolata.it

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