Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2011
AGOSTO-SETTEMBRE 2011 MC 65 MC ARTICOLI «IL PONTE DELLA STELLA» Nel frattempo padre Angheben era stato trasferito a Weragu, una zona poverissima e isolata, senza acqua né luce né mezzi di trasporto, dove gli unici edifici in muratura sono le strutture della missione, tra cui una scuola con 1.200 alunni e una piccola clinica gestita da due suore polacche, che visitano e curano donne e anziani e somministrano i vac- cini ai piccoli. Anche a Weragu, a contatto con la gente, Giovanni De Marchi non finisce di stupirsi, e racconta: «Queste persone, nonostante la povertà, hanno una grande di- gnità e non si lamentano mai. Salutavo ed ero sempre ricam- biato. Sono stato accolto nelle loro capanne e mi hanno offerto il pane e un bicchiere d’acqua in segno di amicizia: cose talmente semplici a cui noi occidentali non siamo ormai più abituati». Anche qui il nonno vigile ha lasciato la sua impronta, promuovendo la costruzione del ponte sul fiume Minne. Questo fiume divide la vallata in due; durante la stagione delle piogge è spesso in piena, travol- gendo gente e animali che si az- zardano ad attraversarlo, ren- dendo così impossibile l’accesso all’omonimo villaggio per vari giorni, isolando la popolazione N el 1896 mons. André Jarous- seau, vicario apostolico di Harar, inviò i cappuccini francesi a Minne per assistere i molti cattolici immigrati nella zona a causa della persecuzione scatenata dagli ortodossi dopo la espulsione del cardinal Massaia, l’apostolo degli Oromo, alla fine del 19° secolo. Da Minne i missionari francesi estesero la loro attività nei din- torni, tra cui Weragu, che divenne il centro operativo di tutta la zona, mentre Minne ebbe il ruolo di sta- zione succursale. Una delle prime attività dei cap- puccini fu l’apertura di piccole scuole a favore della comunità cat- tolica e dei bambini della zona. Con l’invasione delle truppe ita- liane negli anni ‘30 e l’espulsione dei missionari francesi, Minne, Weragu e Debre Selam passarono sotto la cura dei cappuccini Ita- liani. Questi continuarono e am- pliarono le scuole fino a raggiun- gere la quarta elementare. Espulsi i missionari italiani, du- rante l’ultima guerra mondiale, tornarono i cappuccini francesi e ripresero le loro antiche missioni, mentre la scuoletta di Debre Se- lam fu consegnata all’amministra- zione civile. Nel 1981 ai missionari della Conso- lata fu richiesto di assumere la di- rezione delle due missioni, diven- tate parte della prefettura aposto- lica di Meki. Essi diedero da subito nuovo impulso alle attività sociali, educative e apostoliche; le piccole scuole furono ulteriormente estese sino a raggiungere il ciclo completo delle elementari emedie, dando agli studenti la possibilità di accedere all’esame di stato. UNA STORIA... LUNGA dal resto del mondo e impe- dendo ogni attività della vita so- ciale: mercato, assistenza me- dica, accesso alla scuola e alla vita religiosa delle varie comu- nità. Un guaio soprattutto per moltissimi studenti, costretti a interrompere la frequenza sco- lastica. La gente del posto ha cercato di superare l’ostacolo con grossi tronchi di albero gettati sopra le sponde del fiume; una soluzione sempre provvisoria, dato che un ponte del genere veniva spesso spazzato via dalla prima piena del fiume. Per molti anni la popolazione di Minne fece appello al governo perché costruisse un ponte so- lido. Ci furono commissioni di studio e di esperti che studiarono la fattibilità del progetto, ma senza mai tradurlo nel concreto. Finché la missione decise di ri- solvere l’annoso problema con la costruzione di un ponte di grossi tronchi di legno montati su due spallette in cemento armato, an- corate alle rive del fiume, in modo da garantire il passaggio alla popolazione della zona, a macchine e camioncini di portata # Kelle: il mercato è luogo d’incontri, dove si fondono aromi e colori. fatica, suscitando non poco stu- pore, dato che questo compito è affidato ai ragazzini e non agli anziani». L’anno seguente il villaggio era collegato all’acquedotto comu- nale, grazie ai fondi raccolti e in- viati dal nonno vigile per pagare le condutture necessarie.
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