Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2011
58 MC AGOSTO-SETTEMBRE 2011 GUINEA-BISSAU molti momenti di forte instabilità politica 2 , il cui culmine è stato raggiunto con lo scoppio della guerra civile il 7 giugno 1998. Gli scontri tra l'esercito nazionale e i ribelli sono durati 11 mesi e si sono conclusi con la vittoria dei rivoltosi al comando del gene- rale Ansume Mané e la cacciata del presidente della repubblica João Bernardino Vieira, detto Ninho. Si è trattato di una guerra particolarmente traumatica che ha provocato decine di migliaia di profughi, devastato la già de- bolissima economia e depoten- ziato le strutture statali. Gli ultimi anni hanno visto suc- cedersi numerosi golpe e sosti- tuzioni di presidenti e capi delle forze armate. Nel marzo del 2009 nel giro di pochi giorni il presidente della repubblica, João Ninho Vieira (che era stato rieletto nel 2005, ndr. ), e il capo di stato maggiore dell’esercito, Tagmé Na Waié, vengono uccisi da un commando militare. E nel- l'aprile 2010, è avvenuto un ten- tativo di colpo di stato coman- dato da due generali dell'eser- cito, Antonio Idjai e Bubo Na Tchuto, che si risolve con la no- mina dei due a ruoli chiave di po- tere. STATO «FALLITO»? Oggi la Guinea-Bissau è definito tecnicamente uno «stato fallito», con un governo che non con- trolla la totalità del territorio, ed è incapace di assicurare i servizi di base e di sicurezza 3 . Ha un bi- lancio statale fortemente defici- tario e l'esercito è un apparato indipendente che sfugge ad ogni controllo. Con tali condizioni il paese è diventato il principale crocevia per il traffico della co- caina dall'America Latina all'Eu- ropa. Piccoli aerei e navi mer- cantili sfruttano la particolare conformazione territoriale, che conta uno splendido arcipelago (le Bijagos) di oltre 80 isole, dove non esistono controlli e fron- tiere. E sono proprio l'esercito e i suoi generali ad essere coinvolti in questi traffici. Secondo l’agen- zia antidroga statunitense, la Dea ( Drug enforcement admini- stration , ndr. ), le organizzazioni criminali colombiane riescono a trasportare ogni giorno circa una tonnellata di cocaina in Guinea- Bissau 4 . C'è chi oggi parla addi- rittura di «narco-stato». Recentemente l'Unione europea ha annunciato di mettere in stand-by il suo programma per la riforma delle forze di sicu- rezza, uno dei punti strategici per il miglioramento dello stato. Spazientita dal mancato rispetto delle regole dello stato di diritto ha ritenuto impossibile svolgere ancora il suo compito. Per di più, a dicembre 2010, ha minacciato di sospendere del tutto gli aiuti allo sviluppo se la Guinea-Bis- sau non ristabilirà al più presto una situazione politica un mi- nimo accettabile. La popolazione vive guardando ai fatti con disincanto, consapevole dei gravi problemi ma troppo oc- cupata dalle fatiche quotidiane. Spesso con la sola speranza di emigrare. Vediamo alcuni dati: oltre due terzi della popolazione vive con meno di 2 dollari al giorno e oltre il 21% con meno di 1 dollaro. L'aspettativa di vita, 45 anni, è tra le più basse al mondo. Si stima che solo oltre la metà della popolazione sia alfabetiz- zata e poco più di un terzo scola- rizzata, nonostante negli ultimi anni stia crescendo molto l'ac- cesso alla scuola, frutto di mag- giore consapevolezza nella gente dell'importanza dell’educazione. Il livello di insegnamento, però, rimane scarso: basti pensare che la lingua utilizzata nelle scuole è (quasi sempre) il porto- ghese ma solo il 10% degli abi- tanti è in grado di parlarlo cor- rettamente. Infine, il tasso di mortalità infantile è di circa il 13%. La situazione nutrizionale dei bambini dai 6 ai 59 mesi mo- stra che il 32% soffre di malnu- trizione cronica, soprattutto nel- l'ambiente rurale 5 . Nell'ultimo periodo poi, con l'aumento gene- ralizzato dei prezzi dei beni pri- mari, le cose rischiano di aggra- varsi ulteriormente. Il prezzo del pane e il costo dei mezzi di tra- sporto pubblici, un bene ed un servizio primari, sono aumentati del 50% in poche settimane. LE 4 DEBOLEZZE Dal punto di vista macro-econo- mico, il paese presenta quattro elementi di debolezza 6 . In primo luogo, la Guinea-Bissau ha un elevatissimo livello di dipendenza da un unico prodotto d'esporta- zione, l'anacardo ( castanha de cajù ), coltivato dalla maggioranza dei piccoli agricoltori del paese. La scelta di questa pianta è stata # A fianco. Il porto di Bissau, con le sue imbarcazioni variopinte. # Pagina a fianco : volto di giovane donna guineana.
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