Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2011

Piccolo stato dell’Africa dell’Ovest ha una storia difficile. Oggi è diventato croce- via del traffico di co- caina. Ma la popola- zione è ospitale e ricca di cultura. Il paese vanta angoli stupendi e incontaminati. I gui- neani però stentano a prendere in mano il proprio destino. S i arriva di notte a Bissau. Il caldo e l'umidità ti av- volgono immediatamente. La pista di atterraggio è illuminata grazie ad un genera- tore, mentre la città è per lo più al buio. Gli spazi appaiono subito ridotti, a partire dalla sala del- l'aeroporto. Si tratta di un paese di piccole dimensioni, una su- perficie di appena 36.120 km 2 , per cui tutto, per certi versi, è più vicino e semplice. I suoi abi- tanti sono un milione e seicen- tomila e la capitale ha il volto di una cittadella in cui è molto fa- cile incontrarsi. Questo, insieme ad un certo fascino lusitano e ad una natura rigogliosa, la rende amabile, così come paiono subito simpatici e cordiali i guineani. Ma molte sono le problematiche che il paese affronta. UNA STORIA TRAVAGLIATA La Repubblica della Guinea-Bis- sau 1 , paese dell'Africa Occiden- tale, è stata per secoli colonia del Portogallo con il nome di Guinea portoghese. L'indipendenza è ar- rivata solamente il 24 settembre 1973, dopo una lacerante guerra decennale. È il Paigc (Partito africano per l'indipendenza della VIAGGI IN UNO STATO «SEMI FALLITO» DI MATTEO GHIGLIONE D A B ISSAU GUINEA-BISSAU IL «PARADISO» DIMENTICATO

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