Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2011

AFRICA DELL’OVEST rebbe al presidente di candidarsi per più di due mandati. Blaise si potrebbe ripresentare nel 2015. COSTA D’AVORIO LA «LOCOMOTIVA» RIUSCIRÀ A RIPARTIRE? La Costa d’Avorio ha finalmente un nuovo presidente: Alessane Dramane Ouattara - Ado per i suoi sostenitori - vincitore delle elezioni di fine novembre scorso, ha potuto insediarsi il 21 mag- gio. Una delle due «locomotive» economiche dell’Africa dell’Ovest (insieme alla Nigeria) può forse pensare a ripartire. Locomotive perché le loro economie «trai- nano» tutte quelle deboli dei paesi della regione. La Costa d’Avorio, nonostante viva da dieci anni una stagione di grande in- stabilità politica e sociale, ha in- fatti un Pil pari a un terzo di tutta l’Uemoa ( vedi tabella pag. 51 ). Il paese ha diverse industrie, ed è produttore di petrolio, ma so- prattutto è il primo esportatore mondiale di cacao. Dopo il ballottaggio delle ele- zioni presidenziali il 28 novem- bre, perse da Laurent Gbagbo, questi non ha voluto saperne di separarsi dal potere e si è auto proclamato vincitore ( vedi MC febbraio 2011 ). Nonostante gli appelli della co- munità internazionale, Gbagbo ha fatto precipitare, ancora una volta, il paese nella violenza, acuendo la divisione tra Nord e Sud, tra gruppi etnici distinti, e scatenando i soprusi dei gruppi armati sulla popolazione civile. Nei due campi contrapposti. Gbagbo si è avvalso dei suoi mi- liziani fedeli, i Jeunes patriotes , giovani esaltati al soldo del pre- sidente e al comando dell’oscuro personaggio Charles Blé Goudé, affiancati da mercenari liberiani. Ouattara, e il suo esercito delle ex Forze nuove (oggi Forze re- pubblicane della Costa d’Avorio), si è fatto aiutare dal Burkina Faso. Ad appoggiarlo politica- mente nella regione, anche Se- negal e Nigeria. Ma è stato gra- zie all’aiuto militare della Fran- cia, ex potenza coloniale, alla quale Gbagbo aveva girato le spalle, per avvicinarsi a Usa e Israele, e alle Nazioni Unite 3 , che Ouattara è uscito vincitore dalla «battaglia di Abidjan», durata dieci giorni dal primo all’11 aprile. Gbagbo, asserragliato nel suo quartier generale, aveva re- sistito con ogni mezzo, respinto # A fianco . Costa d’Avorio: bambini ricevono un pasto caldo alla missione cattolica di Duékoué, aprile. # Sotto . Costa d’Avorio: produttore di cacao a Daloa. # Pagina a fianco . Abidjan: caschi blu della missione Onuci.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=