Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2011

AFRICA DELL’OVEST 52 MC AGOSTO-SETTEMBRE 2011 lo studente Justin Zongo. Era agli arresti a Koudougou. Gli studenti delle scuole superiori della città manifestano contro il governo. La protesta si estende alle università e a diversi centri del paese. As- sume anche risvolti violenti con incendi di macchine e uffici. Tra il 22 e fine marzo sono i mili- tari a protestare. Da Ouagadou- gou (capitale) a Fada N’Gourma, da Komboissin a Pô (confine con il Ghana). Chiedono la libera- zione di alcuni loro commilitoni, arrestati per soprusi contro i ci- vili (tra cui anche stupri). Spari e saccheggi si susseguono. I mili- tari devastano le abitazioni di al- cuni alti ufficiali, compreso il ge- nerale Dominique Djindjéré, capo di stato maggiore. Il go- verno minimizza parlando di «giovani soldati». Ma i militari arrestati vengono liberati e la magistratura a sua volta prote- sta. Per la prima volta in 24 anni viene istituito il coprifuoco not- turno. Il presidente fa un di- scorso alla nazione per calmare gli animi. E organizza diversi in- contri con i vertici militari. A Ouagadougou si dice che siano soldati che hanno appoggiato l’avanzata delle truppe di Ouat- tara in Costa d’Avorio (non uffi- cialmente, vedi oltre), che una volta ritirate, prima della batta- glia di Abidjan per non essere vi- sibili, non hanno poi ricevuto il premio promesso. LA GENTE NON CI STA Ma un movimento più ampio della società civile sta pren- dendo piede. Protesta contro l’aumento del costo della vita e le disuguaglianze sociali. In Burkina, di 16 milioni di abitanti, circa la metà sopravvive con un euro e mezzo al giorno. L’au- mento dei prezzi del carburante e il conseguente aumento di tutti i prodotti più importanti (riso, olio, zucchero, ecc.) accende il malessere della popolazione. L’8 aprile una grande manifesta- zione - si parla di alcune decine di migliaia di persone, tante per il paese - attraversa le vie della capitale per chiedere misure concrete contro il carovita, ma anche contro corruzione, impu- nità e mal governo. È organiz- zata dal Comitato di lotta contro il caro vita (Ccvc), associazioni di consumatori e sindacati. Ma il momento più critico per il potere arriva la sera del 14 aprile: ammutinamento in seno alla guardia presidenziale, corpo scelto che deve proteggere il presidente, e il cui quartier ge- nerale è proprio dietro il palazzo presidenziale. Blaise fugge e si rifugia nella sua città di origine Ziniaré, a una trentina di chilo- metri dalla capitale. Altre ca- serme si ribellano. I militari escono nelle strade sparando, saccheggiano negozi, rubano macchine. Commettono vio- lenze. I commercianti in collera per questi soprusi manifestano a loro volta. Scene mai viste in Burkina Faso. MISURE «PALIATIVE» Blaise scioglie immediatamente il governo (15 aprile) e nomina il tecnico moderato Luc-Adolphe Tiao primo ministro. Tiene però il portafoglio della Difesa per sé. Ancora coprifuoco. Il presidente cambia diversi vertici militari. Poi il colpo ad effetto: decide di sovvenzionare tre prodotti ali- mentari di largo consumo: riso, zucchero e olio, abbassandone il prezzo «per tre mesi». Concede premi extra ai militari, inden- nizza alcuni commercianti e cerca di imbonirsi la classe dei funzionari migliorando le condi- zioni salariali. Per fare questo «sbilancia» ulteriormente il budget dello stato, che funziona # Sopra : Blaise Compaoré avvia consultazioni con i vertici militari il primo aprile 2011. # A fianco : manifestazione contro il regime Compaoré a Ouagadougou. # Pagina a fianco . Il presidente Boni Yayi vota a Cotonou. Un manichino in campagna elettorale.

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