Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2011

46 MC AGOSTO-SETTEMBRE 2011 AMAZZONIA comparabile con il popolo brasiliano, che crede in tutto, da Dio alla macuba 8 . In nessun altro paese io ho visto la gente leggere laBibbia nel bus. O impiegati di banca con laBibbia aperta sulla scrivania. Inconcepibile anche per un colom- biano come me. Molta credenza dunque, ma pochissima formazione. C’è gente che non sa la differenza tra cristiano e cattolico. Dunque, la proliferazione delle chiese pentecostali si spiega in tremodi: il business , la voglia di credere dei brasi- liani e la perdita di terreno della chiesa cattolica». Può dirci qualcosa su quest’ultima? «Quella brasiliana continua ad essere differente dalle altre chiese cattoliche latinoamericane. Èpiù celebrativa, parte- cipativa, laica. Anche se negli ultimi anni ha persomolti dei suoi esponenti più illuminati, la Conferenza episcopale 9 continua ad essere un organismo molto rispettato in Bra- sile. Con la polizia federale sono le due istituzioni più credi- bili. Tuttavia, oggi la chiesa cattolica trova appoggio nei più ricchi e nei più poveri, mentre una buona parte della classe media è molto critica. In tanti dicono: “Io credo, ma non voglio appartenere ad alcuna chiesa”. Non vogliono en- trare nelle chiese evangeliche, ma nello stesso tempo non credono nella chiesa cattolica». E comemissionari, che tipo di azione sociale svolgete? «Noi cerchiamo di fare qualcosa attraverso Fé y Alegria 10 , il “Movimento di educazione popolare integrale e di pro- mozione sociale” dei gesuiti, che lavora con impoveriti ed esclusi e in particolare con i giovani. AManaus, in alleanza con i missionari della Consolata, lavoriamo con il Sares, il Serviço de Ação, Reflexão e Educação Social 11 , dove si cerca di preparare leader provenienti dai ceti popolari. Ma per cambiare le cose occorre tempo». PaoloMoiola NOTE 1 - Termine brasiliano per definire la marijuana. 2 - Censimento della popolazione effettuato dall’«Instituto brasileiro de geografia e estatistica» (Ibge). 3 - «Fondazione nazionale dell’indio», Fundação Nacional do Índio : www.funai.gov.br . 4 - «Iniziativa per la integrazione della infrastruttura regionale sudamericana»: www.iirsa.org . Ne abbiamo parlato nella puntata di giugno-luglio. 5 - «Programma di accelerazione della crescita»: www.brasil.gov.br/ /pac. Ne abbiamo parlato nella seconda pun- tata, uscita sul numero di giugno-luglio. 6 - «Movimento dei lavoratori senza terra», Movimento dos Trabalhadores Sem Terra : www.mst.org.br . 7 - Il nome completo è Igreja Universal do Reino de Deus . 8 - Nome per definire pratiche religiose bantu arrivate in Brasile con la schiavitù. 9 - «Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile», Conferência nacional dos bispos do Brasil : www.cnbb.org.br. 10 - Si veda: www.fealegria.org.br. 11 - Si veda: www.sares.org.br . Ci faccia qualche esempio pratico, padre. «Prendiamo il caso dei matrimoni misti: i figli di un indio con una bianca sono indios, ma i figli di una india con un bianco non sono indios. È logico? O ancora la questione della lingua: è un elemento fondamentale per dire se si è o non si è indigeni?». Gli indigeni fuori dell’Amazzonia brasiliana - in Perú ed Ecuador, in particolare - sono più numerosi rispetto al Bra- sile. «C’è anche una spiegazione storica. In generale, si può af- fermare che i portoghesi furono molto più aggressivi degli spagnoli con i popoli indigeni. Inoltre, gli indigeni di cul- tura andina avevano raggiunto livelli di sviluppo molto più elevati (si pensi alla coltivazione del mais o alle tecniche di costruzione) rispetto ai popoli indigeni delle terre basse. Dunque, per tutti questi motivi l’impatto tra gli invasori bianchi e gli indios fumolto più forte nell’Amazzonia brasi- liana. Senza dire che qui il clima influenzò maggiormente la diffusione dellemalattie e delle infermità. I più ottimisti tra gli antropologi dicono che, ai tempi della colonia, ci fossero qui circa 7milioni di indios. Oggi, in tutta l’Amazzonia, saranno sui 2milioni». Governo brasiliano e compagnie multinazionali stanno sfruttando le enormi ricchezze dell’Amazzonia. Cosa ri- mane alle popolazioni locali? «Il potere politico ed economico, nonché le leggi, stanno al servizio del grande capitale. Che spesso è straniero. Si pensi alla Iirsa 4 con i suoi megaprogetti è sconosciuta alla gente: canali interoceanici, strade per ogni dove, altre 11 centrali idroelettriche (invece che modernizzare alcune delle 24 già esistenti). Purtroppo, tutti i grandi progetti amazzonici sono indirizzati verso uno sviluppo che non è né equilibrato né concordato con le popolazioni». Il Brasile viene da 8 anni di presidenza Lula... «Lula ha fatto meraviglie, però non ha fatto ciò che aveva promesso. Il suo problema è stato di essersi affidato al capi- tale internazionale. Lula ha fatto arrivare 50-60 reais al mese a 4 milioni di famiglie che mai avevano ricevuto soldi dallo Stato. La sua redistribuzione del reddito è stata im- pressionante, considerando che un paese come il Brasile non si cambia in 8 anni. Ma i politici brasiliani stanno sem- pre più nellemani del grande capitale. Come dimostra la fi- losofia del Pac 5 , che è “crescere crescere crescere” econo- micamente, senza alcun interesse per salute, educazione, partecipazione, democrazia. Tuttavia, la colpa non è di Lula, ma dei movimenti sociali che, saliti con lui, si sono seduti vicini al potere e lì si sono adagiati. Anche i sem terra 6 , come dimostra il numero di invasioni infinitamente minore (e più simboliche che reali) che si è avuto durante i governi di Lula». Percorrendo il Rio Amazonas, abbiamo visto decine di chiese - con i nomi più disparati - lungo le rive. Come si spiega questa proliferazione delle chiese pentecostali? È un business? «Certamente si può parlare di business: l’organizzazione ti dà la concessione, una specie di franchising , tu apri un luogo di culto con il nome della chiesa e poi, ogni mese, invii parte dei ricavi. I pastori delle chiese maggiori vengono mandati negli Usa per seguire corsi in business and admi- nistration . Il “papa” della Chiesa Universale 7 , l’ obispo Ma- cedo, parla tutti i giorni dalla California, dove vive. Poi, a livello della gente, c’è l’immensa credulità del popolo brasiliano. Mai ho incontrato un popolo tanto religioso come quello brasiliano. Dicono che il mio paese, la Colom- bia, sia il paese più cattolico delmondo, ma niente di

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