Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2011

nelle zone più lontane e abban- donate, in modo da assicurare anche ad esse un’assistenza più capillare almeno due o tre volte l’anno. La risposta è stata una- nime e generosa». Non è un’impresa facile. Sono viaggi come ai vecchi tempi: bi- sogna portarsi dietro tutto, dal combustibile all’acqua da bere, al cibo, agli attrezzi per riparare l’auto in caso di avarie non troppo grosse; si convive con le comunità cristiane, adattandosi alle condizioni precarie che si in- contrano; si approfitta della sta- gione secca, perché mancano le strade. Alcune sono state can- cellate dalle acque del lago di Cabora Bassa; per raggiungere alcune località come la provincia di Zumbo, bisogna passare dallo Zimbabwe. «Raggiunta una comunità, ce n’è MOZAMBICO 22 MC AGOSTO-SETTEMBRE 2011 stata indicata un’altra e poi altre ancora - racconta padre Tiago -. Siamo ritornati missionari del mato , della foresta. In questi due anni la gente ha respirato di nuovo aria di missione e sta aspettando, ha una grande vo- glia di riprendere l’evangelizza- zione in tutta la diocesi. E questa è la sfida grande che attende il nuovo vescovo, mons. Inacio Saure: portare la presenza di chiesa in tutto il territorio dioce- sano; una vera missione di con- solazione lo aspetta: visitare le comunità, soprattutto quelle più sperdute e abbandonate; non sarà un lavoro di ufficio; l’ab- biamo avuto per 33 anni un ve- scovo di ufficio». # Ingresso nella cattedrale di Tete nel giorno della presa di possesso (5 giugno 2011): stuoie al posto del «tappeto rosso». # Accoglienza del nuovo vescovo con simboli culturali di abbondanza di vita (offerta della farina) e di gioia (tamburi).

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