Missioni Consolata - Maggio 2011

che pregano, dove essi pregano, dal beduino nella steppa, dalla carmelitana o dal monaco cistercense nei loro conventi, dal malato al suo letto di soffe- renza, dall’uomo attivo nel pieno della sua vita, dagli oppressi, dagli umiliati… dappertutto… vorrei oltre- passare la soglia di tutte le case». «Già dall’inizio del mio pontificato ho scelto di viag- giare fino agli estremi confini della terra per manife- stare la sollecitudine missionaria» scriverà nella sua enciclica missionaria. Il continuo viaggiare, anche quando gli diviene faticoso, è certamente l’aspetto più vistoso e originale del pontificato di Giovanni Paolo II, un pontificato missionario, con forte proie- zione planetaria, messianica e apocalittica, come ri- vela nel suo viaggio in Canada nel 1984. Egli si scaglia con furore profetico contro un mondo segnato dal male, sganciato da Dio, gonfio di presunzione e orgo- glio, pieno di adoratori del potere e del denaro. «La spaccatura tra il Vangelo e la cultura è il dramma della nostra epoca» afferma a Winnipeg. A Montreal papa Wojtyla rivela inconsciamente le ragioni del suo pontificato itinerante, identificandosi con la missione di Mosè: «Dio si rivela a Mosè per affidargli una mis- sione. Deve far uscire Israele dalla schiavitù dei fa- raoni d’Egitto»; anch’egli, sommo pontefice e rappre- sentante di Dio, deve percorrere in lungo e in largo questa terra, «possesso di Dio» e quindi «terra santa», per richiamarla alla salvezza, per richiamare l’umanità sulle strade del cielo, per traghettare la Chiesa e il mondo in una nuova epoca, nel «nuovo» millennio. Per rispondere alla sua triplice responsabilità di ve- scovo di Roma, primate d’Italia e pastore universale, papa Wojtyla si propone di visitare tutte le parroc- chie dell’urbe, tutte le diocesi italiane e tutte le na- zioni della terra. Scherzosamente afferma che non gli basta essere Pietro, ma vuole essere anche Paolo, l’apostolo delle genti. Concetto ribadito nel 1980 nel suo primo viaggio in Africa: «In Europa c’è chi pensa che il papa non dovrebbe viaggiare, che dovrebbe 30 MC MAGGIO 2011 Arrivo di Giovanni Paolo II nelle Filippine (1981). Isola di Guam: Giovanni Paolo II in visita ai cattolici dell’Oceania (1981). Nagasaki (Giappone): in attesa di Giovanni Paolo II... sotto la neve (1981).

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