Missioni Consolata - Maggio 2011
ché membro del partito comuni- sta dalla sua fondazione: «I cam- biamenti saranno faticosi per il mio paese, ma sono indispensa- bili. Forse si è aspettato troppo, avremmo dovuto capire prima che stavamo commettendo al- cuni errori. Per esempio, non è giusto che ci sia così tanto lavoro in nero, e che la gente onesta, laureati e devoti compagni, gua- dagnino molto meno di un tassi- sta o di chi ruba parte della pro- duzione per rivenderla sotto- banco. Anche a livello di quadri dirigenti alcuni hanno sempre operato per il bene, ma altri non hanno saputo gestire le risorse. Penso sia corretto che adesso, chi non è efficiente o chi non di- mostra impegno possa essere li- cenziato». Gli chiediamo quale sarà la difficoltà maggiore nel- l’affrontare i tanti cambiamenti previsti dai Lineamenti e con si- curezza risponde: «La parte più difficile sarà convincere il popolo della necessità di prendere certi provvedimenti, perché se capi- ranno che il socialismo deve cambiare per il bene di tutti, al- lora appoggeranno il piano di riforma. Il regime non abbando- nerà mai a se stessi i bisognosi, chi è solo e non può lavorare avrà sempre la tessera di razio- namento e un sussidio. Però bi- sogna avvalorare meglio le ne- cessità e le possibilità reali dello stato, e occorre rimboccarsi le maniche». cembre era tornato sul tema ri- badendo che il 2011 sarebbe stato segnato dall’introduzione graduale e progressiva di cam- biamenti strutturali e di concetto nel modello economico cubano. Tali cambiamenti serviranno per preservare il socialismo e rinfor- zarlo, aveva detto il leader. TEMPO DI RIFORME Quello a cui Raul si riferisce non è una riforma del sistema socia- lista - e ci tiene a fare il pignolo sull’uso dei termini - ma la sua attualizzazione. Nella seconda metà di aprile si è riunito all’Avana il sesto Con- gresso del Partito comunista cu- bano (Pcc) a distanza di «soli» tredici anni dal precedente del 1997. La frequenza media è di un Congresso ogni sette anni (il primo si era svolto nel 1975). Il Congresso, organismo supremo del partito, del quale determina gli orientamenti politici e le linee guida, è basato sull’approva- zione dei «Lineamenti» 1 della politica economica e sociale del partito e della rivoluzione, ovvero un nuovo volto per l’isola. Il 6° Congresso era stato composto da mille membri, eletti a livello di comitati municipali e distretti. Incontriamo uno storico funzio- nario pubblico cubano - che pre- ferisce rimanere anonimo - non- MAGGIO 2011 MC 21 ECONOMIA CERCASI Nel documento all’esame del Congresso si ripete con costanza quasi ossessiva la parola «spreco» e si insiste sulla diffu- sione di nuovi meccanismi di ra- zionalizzazione delle risorse. Raul Castro coglie con lucidità il punto e spiega come «una delle barriere più difficili da superare nell’obiettivo di formare una vi- sione diversa - e lo riconosce pubblicamente nel discorso del 18 dicembre scorso - è l’assenza di una cultura economica tra la popolazione, inclusi non pochi quadri dirigenti, i quali, dimo- strando un’ignoranza supina nella materia, nell’affrontare problemi quotidiani adottano o propongono decisioni senza va- lutare un istante quali costi e quali effetti si producono, senza sapere se esistono fondi allocati nel bilancio dello stato». Il messaggio è chiaro: in tutti gli ambiti, dalla salute alla cultura, dall’impiego pubblico alle im- prese statali, bisogna tagliare gli esuberi, migliorare l’efficienza e spendere meno. Anche agli occhi di un semplice viaggiatore straniero sbarcato sull’isola, appare evidente che la maggior parte della gente negli ultimi cinquanta anni non ha sa- puto - o potuto - sviluppare al- cuna forma di imprenditorialità. I cubani vedono nei turisti la loro principale fonte di guadagno, ma non conoscono alcuna logica re- # Pagina precedente: taxista all’Avana. # Di fianco: barbiere nelle strade dell’Avana e barista al lavoro nell’Avana vecchia.
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