Missioni Consolata - Dicembre 2010

uomo che amava la gente e la di- fendeva. Per questo fu ucciso al- cuni anni dopo (il 24 agosto 2000). VITA DA PENSIONATA SPECIALE Intanto anche per sr. Corona gli anni passavano. A ottant’anni la trovai a Gitoro, vicino alla città di Meru, dove le suore della Conso- lata hanno una casa per suore anziane ma ancora autosuffi- cienti. Là queste pensionate speciali trovano il modo di non annoiarsi. Una visita le prigioni, un’altra lavora nel dispensario, una terza ha fondato una scuola per ragazzi di strada, una quarta visita gli ammalati a domicilio, una quinta si occupa di orfani e sr. Corona è diventata la pala- dina delle donne più povere e de- relitte degli slums . Cominciò vi- sitandole, creando rapporti di fi- ducia e amicizia. Nacque l’ Irene Women Group (il gruppo delle donne della serva di Dio Irene Stefani). Insieme, con l’aiuto di benefattori, costruirono una scuoletta nello slum , 12 metri e mezzo per 6, dove 65 bambini stavano pigiati ma contenti. Poi emerse il problema delle vedove e delle donne abbandonate dai mariti, senza lavoro e mezzi di sussistenza, incapaci anche di pagare il misero affitto che gli strozzini, speculando sui poveri, caricavano per tuguri da 2 metri x 3. Nacque così il progetto del Consolata Village : dare a quelle donne una casetta con un pezzo di terra dove potessero vivere e lavorare, guadagnandosi il cibo quotidiano. Ne usufruiscono oggi circa 40 famiglie. Sr Corona ha oggi 90 anni e con- tinua ad uscire ogni giorno per andare a trovare le sue donne e insieme fare nuovi progetti, per- ché le case non bastano e ci vuole una scuola. «Chi te lo fa fare?», le ho chiesto. «Soltanto per amore di Quello che è lassù e per amore della gente. A volte viene da mollare, soprattutto quando ti imbatti in scansafati- che e lazzaroni. Ma poi vedi quelle donne che si danno da fare, che hanno voglia di uscire dalla miseria, allora si va avanti, si soffre con loro. Ci vuole tanto coraggio e tanta pazienza». «Progetti per il tuo futuro?» «Di andare incontro al Signore. In- tanto vado avanti fin che posso ad aiutare la gente per amor di Dio. Poi se il Signore mi chiama, che sia in una capanna o in chiesa, lui è il padrone e io sono contenta che sia fatta la sua vo- lontà. Sono felice di essere arri- vata fino a questo punto. Sono nelle sue mani e quando mi chiama: eccomi!». Gigi Anataloni DICEMBRE 2010 MC 61 pamento. Per fortuna non pio- veva. Erano proprio tanti. Prova ad immaginare com’era! Chiu- demmo il dispensario e tutte le cure andarono a chi avevamo in casa. Pensa che quando di notte mi chiamavano per un’emer- genza, dovevo scavalcare i corpi dei dormienti». Finita l’emergenza a Mombasa, la sua superiora (allora era sr. Leonella, la suora che fu uccisa a Mogadiscio nel 2006), le chiese di andare con una suora combo- niana a Maella. Maella era nella Rift Valley. Là c’erano stati vio- lenti scontri tribali con molti morti e numerosi rifugiati in- terni, oltre mezzo milione se- condo alcune stime. L’associa- zione delle suore del Kenya aveva preso a cuore la situa- zione, perché davvero la gente viveva nella miseria. Ma tutte le speranze svanirono prima di Na- tale 1997. Invece di una nuova di- stribuzione di terre, come era stato promesso, arrivò la polizia e caricò tutti su grossi camion disperdendoli qua e là nel paese. Fu un’operazione brutale. Anche il sacerdote che era là fu pic- chiato e buttato per terra. Era p. Kaiser (John Anthony, missiona- rio americano dei Maryknoll), un # Sopra: bambini della scuola fatta costruire da sr. Corona nello slum di Meru. # Qui a destra: donne preparano il loro campicello nel Consolata Village a Meru, sullo sfondo una delle casette monofamigliari. MC ARTICOLI

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