Missioni Consolata - Dicembre 2010

GLI AIUTI INTERNAZIONALI E LE EMERGENZE CHE VERRANNO Tutto questo giustifica meno compassione e meno aiuto verso i disperati del Pakistan? Le colpe di governanti e gruppi fondamen- talisti vanno fatte pagare anche a gente innocente - bambini e donne in primis - bisognosa di aiuto? «Sarà che il Pakistan ci evoca terrorismo, immigrazione, talebani, un mondo sconosciuto e quindi pericoloso,… Sarà? - ha scritto Gianmarco Marzocchini, direttore della Caritas dioce- sana di Reggio Emilia -. Ma mi chiedo e vi chiedo il perché tante emergenze nazionali e in- PAKISTAN 56 MC DICEMBRE 2010 le promesse iniziali, fatte per ri- spondere all’emozione del mo- mento, non sono mai rispettate. Si calcola che venga donato al massimo il 40% di quanto pro- messo. Rimangono le raccolte presso i singoli cittadini fatte da chiese (la Caritas , ad esempio), Ong, associazioni umanitarie ed agenzie Onu. È altamente proba- bile che, nel prossimo futuro, le emergenze internazionali au- mentino sempre più, vuoi per gli sconvolgimenti climatici, vuoi per le pressioni demografiche, vuoi per le instabilità sociali e politiche. Sarebbe bello che pre- valesse sempre l’aiuto disinte- ressato, che non guarda alle di- versità culturali, geografiche, et- niche e religiose. Oggi, troppo spesso, sembrano invece preva- lere criteri dettati da calcolo po- litico, ignoranza, fanatismo e pregiudizio. Paolo Moiola 1 - Questi dati, aggiornati all’8 ottobre 2010, sono quelli divulgati dalle Nazioni Unite. Sono reperibili, assieme ad altre informa- zioni, sul sito: www.unportal.un.org.pk . 2 - Mentre scriviamo queste righe, altri 4 soldati italiani sono stati uccisi in Afghanistan (9 ottobre 2010), portando a 34 il totale dei morti dell’Italia in questo conflitto, che nel 2011 entrerà nel suo decimo anno. 3 - Amnesty International, La situazione dei diritti umani nel mondo. Rapporto 2010 , Fandango Libri, Roma 2010, pag. 335. 4 - Si legga: Caritas Pakistan issues call for female doctors , 3 settembre 2010 su www.cathnewsasia.com . 5 - La fonte principale, poi ripresa da vari media, è Fides. In particolare, Cristians and Muslim confirm discrimination in aid di- stribution , pubblicato il 15 settembre 2010 su www.fides.org. 6 - Si legga il reportage di Robert Fisk, per «The Independent»: The crimewave that shames the world . Tradotto e pubblicato in Italia dal settimanale «Internazionale», n. 867, 8 ottobre 2010. 7 - Si veda: www.caritasreggiana.it. • Tutte le foto sono di Paolo Moiola, eccetto quelle delle pagine 52 e 54. • La versione in lingua spagnola è pubblicata su «Sin fronteras», Bogotà, Colombia (www.combonianos.org.co/sinfronteras ). NOTE ternazionali vengano conside- rate di Serie B!» (7) . Queste osservazioni valgono oggi per il Pakistan, ma sono ri- petibili per molte altre situa- zioni, del presente e del passato. È vero che ci sono emergenze più emergenze di altre, ma morti e sofferenti si somigliano ovun- que. O forse no? Proviamo a fare qualche altra considerazione... Quando accade un’emergenza internazionale (un terremoto, una siccità, un’inonda- zione), i singoli stati concedono aiuti (intendendo soltanto aiuti non militari) in base a considera- zioni geopolitiche e, in ogni caso, # A sinistra: un affollatissimo e coloratissimo bus. # Sotto: uomini e ragazzi nei pressi di Gilgit, capitale dei Territori del Nord, posta sulla Karakoram Highway.

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