Missioni Consolata - Dicembre 2010

IL RACCONTO DELLE NOZZE DI CANA (17) LE NOZZE DI CANA, SIMBOLOGIA DEL TERZO GIORNO «Hai disposto ogni cosa con misura, calcolo [numero] e peso» (Sap 11, 21). a cura di Paolo Farinella, biblista Così sta scritto DALLA BIBBIA LE PAROLE DELLA VITA (51) MC RUBRICHE 24 MC DICEMBRE 2010 A bbiamo ripetuto tante volte che l’espressione «terzo giorno» con cui inizia il rac- conto di Cana corrisponde al «sesto giorno» del Sinai, giorno della consegna della Toràh ad Israele e tramite Israele a tutti i popoli. Il valore del numero «6» è impor- tante nella Bibbia e nel vangelo di Giovanni per cui ne diamo qualche indicazione es- senziale. PERFEZIONE IMPERFETTA DEL N. «6» Nel giardino di Eden, Àdam è creato nel giorno sesto : «Dio disse: “Facciamo l’uomo a no- stra immagine, secondo la nostra somiglianza … E Dio creò l’uomo a sua immagine …”. E fu sera e fu mattina: sesto giorno» (Gen 1,26.27.31). Il giorno «6» è dunque il giorno del- l’uomo, dell’umanità. Secondo il criterio biblico, il giorno «6» è calcolato in rapporto al giorno della pienezza e della totalità che è il giorno «7», giorno in cui «tutto è compiuto» e Dio si riposa: da questo punto di vista il giorno dell’uomo è «7 – 1 = 6». Se il giorno sesto è il giorno della pienezza dell’umanità, esso però è inferiore alla totalità divina, espressa nel «giorno settimo» perché giorno della perfezione di Dio meno qualcosa. L’uomo non può mai competere con Dio perché sono somiglianti, ma non sono sullo stesso piano: creatore e creatura, ma non «amiconi». Il giorno «6» tende, cammina, è indirizzato naturalmente al «giorno 7°» che è il suo fine e il suo approdo. Il compimento dell’uomo è Dio che si esprime

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