Missioni Consolata - Novembre 2010
NOVEMBRE 2010 MC 7 Cari mission@ri Quando Israele è nato, ci aveva fatto sognare cose ben diverse da quelle che vediamo oggi. Ricorda il film Exodus ? Ma tra quello e il muro che oggi taglia e divide la Terra Santa ci so- no anni luce. Intanto la gente normale soffre e gli estremismi prosperano nell’impotenza (o calcolo?) internazionale. Lei, signor Vittorio, men- ziona poi diversi altri sbi- lanciamenti di cui noi sa- remmo colpevoli. Circa il non aver mai parlato con- tro i danni del comunismo, il mio predecessore, p. Gabriele Soldati, con cui ho lavorato agli inizi degli anni ‘80, si rivolterebbe nella tomba, lui che era un anticomunista militante. La rubrica «nostra madre terra». Legga questa cita- zione: «Laudato si', mi' Si- gnore, per sora nostra matre Terra, | la quale ne sustenta et governa, | et produce diversi fructi con coloriti flori et herba». L’autore è al di sopra di o- gni sospetto: san France- sco. Esprimere dubbi sul nu- cleare è legittimo, e non sponsorizziamo acritica- mente altre fonti alterna- tive, soprattutto quando corrono il rischio di finire nelle mani di enti che han- no solo fine di lucro e sono fuori dal controllo della gente comune (come si vuol fare con l’acqua). COME UNA GOCCIA Egregio Direttore, sono un vostro “vecchio” lettore. Mi permetto di scriverVi per dirVi che l’ar- ticolo “Come una goccia di rugiada” (del Settembre 2010) è stato bello, uno dei più emozionanti che mi possa ricordare. Le scuole italiane dovrebbero adot- tarlo… Ancora grazie per il vostro lavoro. Alfio T. Cervia (Ra) to speso bene. E neppure cacciano fuori di casa chi va a trovarli e sta due me- si a sbafo , (trasporto e traduzioni comprese) sempre a causa di quell’ u- no donato una volta. SBILANCIATI? Egregio Direttore, Caro Dio ( esageròma nen ), noto che ogni tanto qual- che lettore, come il sig. Di Cosimo, si lamenta del vo- stro «fare politica», ossia schierarvi a sinistra. Ciò non dovrebbe stupire, chi ha un po’ di memoria e nozioni storiche sa che il grande dono divino dei sa- cerdoti e missionari è con- dizionato dallo «zeigest», lo spirito del tempo; per cui, in epoca risorgimen- tale alcuni preti progressi- sti combatterono in armi a fianco dell’esercito pie- montese contro l’impero austroungarico, sotto il fa- scismo altri religiosi rivo- luzionari fecero in talare il saluto romano, altri anco- ra inquieti seminaristi, a Rivoli nel «formidabile ‘68», accolsero il card. Pellegrino in visita al grido di «Mao Tze Tung» per poi diventare preti operai. È difficile riempire un mensile di cose interes- santi e voi, pur non dicen- do tutta la verità, ve la ca- vate egregiamente. Non ho mai letto però quanto sia pesato nel mancato o ritardato sviluppo demo- cratico del II e III mondo l’influenza nefasta del co- munismo sovietico, che durante la guerra fredda combatteva con ogni mez- zo per esportare la rivolu- zione violenta sovvenzio- nando e incitando le mas- se povere. Avete parole di condanna per Israele, ma non per Hamas, organiz- zazione terroristica, che nel suo statuto dichiara di volere la distruzione fisica dello stato ebraico. Non dite nulla sull’Egitto che anch’esso blocca il suo tratto di frontiera con la striscia di Gaza da cui po- trebbero transitare gli aiu- ti per i palestinesi, giunti con le mani semipacifiche. Tenete una rubrica con un titolo da religione animista primordiale «nostra ma- dre terra», ma la terra è stata creata da Dio per l’uomo non perché gli fos- se madre (c’è già la Con- solata), ma come un dono prezioso da sfruttare al meglio. Vi opponete al nu- cleare facendo leva sulla paura provocata dall’insi- curezza, ma nessuna fonte energetica è sicura e non inquinante, si tratta di sce- gliere con la testa e non con i sentimenti. Infine permettetemi un piccolo aneddoto su s. Giovanni Bosco, coevo dell’Allama- no, a chi gli chiedeva come mai non prendesse posi- zione in quei tempi perico- losi e mutevoli che visse, rispose che attuava la po- litica del Padre Nostro. Sante parole. Vittorio Mortarotti Savigliano (CN) Quando il mio predeces- sore scrisse che «Dio ri- mane il vero direttore edi- toriale» non voleva certo garantirsi il marchio del- l’infallibilità o darsi un’au- torevolezza indebita. Ri- cordava solo che questa rivista non è una rivista di politica né di economia né di sociologia, né di destra né di sinistra, ma una rivi- sta diretta da missionari che cercano di avere l’a- more di Dio al centro della loro vita, del loro interes- se e del loro modo di ve- dere la storia. Non po- tremmo fare diversamen- te: Dio deve essere al centro. Ma proprio per questo vediamo la realtà da sbilanciati verso i po- veri, i deboli, gli emargi- nati e gli oppressi, dovun- que essi siano. E diventia- mo allergici a ingiustizie e bugie. A rischio di antisemiti- smo? È vero che come rivi- sta, Angela Lano in testa, siamo sulla lista nera di si- ti sionisti, ma scrivere del- la situazione degli ordinari palestinesi discriminati e oppressi e resi prigionieri di una situazione che ha rafforzato gli estremisti di Hamas e si trascina ormai da troppi anni, non è esal- tare Hamas. Ed essere tri- sti ed anche delusi perché uno stato di diritto come I- sraele si comporta come si comporta lasciandosi ri- cattare dai suoi estremisti, non è essere antisionisti. # Due missionari, tra i tanti mendicanti per amore: p. Renato Riboni ( qui a sinistra ) quando era in Venezuela (ora è in Colombia), e p. Noè Cereda in Madagascar ( sopra a sinistra ) che sogna «tutti a scuola in bicicletta».
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