Missioni Consolata - Novembre 2010
gioso come dimensione nuova della missione senza fermarci solo ai problemi di sviluppo e promozione umana. Così, que- st’anno 2010, il nostro gruppetto, tre uomini e tre donne, si è re- cato in Corea, mentre un altro nostro gruppo è andato in Costa d’Avorio con il medesimo obiet- tivo. L’approccio è stato di tipo esperienziale: attraverso i viaggi di conoscenza vogliamo promuo- vere qui in Italia una visione della solidarietà che non sia semplicemente l’aiuto portato a persone lontane in situazioni di S iamo partiti con i vestiti leggeri per la Corea, dove ad agosto fa caldo. Era- vamo in sei dell’associa- zione Impegnarsi Serve, una on- lus da tempo fiancheggiatrice dei Missionari della Consolata con cui ha fatto molti progetti. Alcuni di noi erano già stati in Kenya, Tanzania e Roraima (Bra- sile) per seguire i progetti che l’associazione aveva là iniziato. Ma perché andare in Corea? Già dallo scorso anno avevamo sen- tito il bisogno di aprire i nostri orizzonti sul dialogo interreli- COREA DI LAURA PORETTI DOVE LA RELIGIONE È CHIAVE PER CAPIRE UN PAESE IL CROGIUOLO DELLE RELIGIONI Con sei italiani dell’associazione Impegnarsi Serve in Corea per cercare di capire qualcosa di un paese che non è solo uno dei giganti economici del mondo o quello con il confine più militarizzato del mondo, ma anche quello in cui diverse religioni coesistono in armonia. 52 MC NOVEMBRE 2010
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