Missioni Consolata - Novembre 2010
casa e l’organizzatore della festa. Da ex ragazzo di strada, nel suo piccolo, da anni Mario si dedica al recupero di giovani e giovanissi- mi, che si sono persi ma che sono ancora recuperabili. Ci siamo co- nosciuti alcuni anni fa al Santa, una struttura di recupero dei sa- lesiani di Buenos Aires dove Ma- rio fa l’istruttore di arti marziali. Mario è amato dai ragazzi. Uno di loro, cappellino calato sulla fron- te, dice: «Tutti i ragazzi vogliono bene a Mario. Perché lui è sem- pre molto buono con noi». Anche se non sempre la sua bontà viene premiata. Nella sua voglia di fare e di aiutare, Mario ha infatti subito - un po’ per inge- nuità, un po’ per sfortuna - anche un rovescio, costoso per il por- tafogli e per l’autostima. Le auto- rità locali gli hanno demolito una casetta, costruita con i soldi ri- sparmiati e il lavoro suo e dei ra- gazzi, che avrebbe dovuto fungere da rifugio per la notte. Si è ripre- so e ha reiniziato a darsi da fare per aiutare i ragazzi di strada di Buenos Aires. Leo sta controllando il fuoco sotto Le storie del Santa e di Mario Sotero sono state raccontate in due reportage di Missioni Con- solata: Pedras 1597 , MC, gen- naio 2008; La notte è troppo lunga , MC, febbraio 2008. Qui sotto le copertine di quegli articoli: Questo articolo è reperibile in lingua spagnola - «La felicidad no se encuentra en la calle» - sulla rivista Sin fronteras di Bogotà, Colombia, giugno 2010. Scaricabile dal sito: www.combonianos.org.co/sin- fronteras. MC SUI RAGAZZI DI STRADA DI BUENOS AIRES IN SPAGNOLO ARGENTINA 44 MC NOVEMBRE 2010 la griglia delle carni. Ha 17 anni, ma sembra più giovane. È stato sulle strade dall’età di 11 fino a 15. «In casa mi picchiavano. La vi- ta di strada è dura. Non ti puoi la- vare. Gira droga». Come vivevi?, gli chiediamo. «Ru- bando alle vecchie nel centro di Buenos Aires: la borsa, la cateni- na, gli anelli. Ora, con l’aiuto di Mario, sono uscito. Ho un lavoro in nero, ma è un lavoro. Per il fu- turo mi piacerebbe studiare, for- mare una famiglia e lavorare con i bambini di strada». # Sopra e sotto: due ragazze, per loro la vita di strada è ancora più dura che per i ragazzi.
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