Missioni Consolata - Novembre 2010

LA FELICITÀ NON SI TROVA PER STRADA B uenos Aires. Il lavandino è nel cortile, davanti alla por- ta della piccola abitazione. I ragazzi pelano le patate, tagliano le carote, lavano i pomodori. Altri ragazzi sono in strada, una strada non trafficata di Barracas, a preparare la legna, recuperata da cassette e vecchi mobili. Il fuoco per l’ asado sarà acceso lì fuori, senza troppe formalità. Gli invitati sono ragazzi e ragazze in apparenza normali. Normali nell’indossare maglie extralarge , normali nel modo di portare i jeans o la tuta, normali negli at- teggiamenti spavaldi, normali nei gesti e nel modo di scherzare, di ascoltare musica o di abbordare l’altro sesso. In apparenza, abbia- mo detto. Perché nella realtà questi giovani - l’età varia dagli 8 ai 16 anni - hanno già sperimen- tato troppo nella loro ancora bre- ve esistenza. Una vita in strada, senza famiglia, a contatto con la droga, la polizia, il sesso a paga- mento, i furti, il carcere, le botte, gli abusi sessuali. Ecco, arrivano il vassoio con la carne da cuocere e la salsa di po- modoro, di cui Mario va tanto fie- ro. Mario Sotero è il padrone di ARGENTINA TESTO E FOTO DI PAOLO MOIOLA «CHICAS Y CHICOS DE LA CALLE» A BUENOS AIRES Hanno dormito per le strade. Hanno conosciuto la violenza. Hanno rubato ed assunto droghe. Hanno vissuto come adulti pur non essendo adulti. Abbiamo visitato due strutture familiari che accolgono bambine e bambini di strada. Strutture piccole, ma che raggiungono lo scopo: dare ai ragazzi un tetto per la notte e quel po’ di affetto e attenzione, che non hanno trovato nelle loro famiglie. # In questa pagina e nelle successive: immagini - scattate durante una festa - dei ragazzi e delle ragazze accolte nel Parador di Tina.

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